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Al convegno “Il futuro del credito”, i sen. Garavaglia e Orsomarso annunciano due emendamenti su cartolarizzazione sociale e dei crediti fiscali

I senatori Garavaglia e Orsomarso sono intervenuti al convegno “Il futuro del credito: tendenze ed evoluzioni”, organizzato a CreditNews e 4Business Editore, annunciando degli emendamenti sulla cartolarizzazione sociale e sulla cartolarizzazione dei crediti fiscali.

Si è concluso con successo il convegno “Il futuro del credito: tendenze ed evoluzioni”, organizzato da CreditNews e 4Business Editore, l’8 novembre 2024 presso la Sala della Regina della Camera dei deputati.

Un’intesa mattinata dedicata al settore del credito a cui hanno partecipato circa 200 professionisti del comparto. Tre i panel in programma e quindici i relatori protagonisti delle tavole rotonde.

Il governo a sostegno dell’innovazione del credito

I lavori sono iniziati con gli interventi istituzionali del senatore Fausto Orsomarso, Capogruppo FDI della sesta commissione permanente Finanze e Tesoro, e del senatore Massimo Garavaglia, Presidente della sesta commissione permanente Finanze e Tesoro.

Il sen. Orsomarso ha annunciato di aver lavorato con altri esponenti politici di FDI a un emendamento volto a migliorare il funzionamento della cartolarizzazione sociale, in modo da aiutare famiglie e imprese nell’avere un rapporto corretto con il credito e l’indebitamento per scongiurare fenomeni di usura.

Il senatore ha inoltre sottolineato l’importanza del settore della finanza che da un lato permette alle imprese di reperire capitali per investire e restare competitive, dall’altro deve consentire una gestione efficace del risparmio privato.

Chi fa politica, ha concluso Orsomarso, deve avere e dare una visione di lungo periodo, provando a riformare tutto quello ciò che non funziona, con uno sguardo ampio e un approccio collaborativo e dialogante con tutti gli stakeholder.

Il sen. Garavaglia ha invece evidenziato come nel cassetto fiscale dello Stato oggi ci siano circa 1300 miliardi di euro, in parte composti da crediti sospesi su cui ci potrebbe essere la possibilità di onorare il debito verso l’erario.

La gestione del credito, secondo il sen. Garavaglia, è bene che venga fatta da chi svolge questa attività professionalmente e che quindi ha l’esperienza necessaria per capire se dietro una cartella c’è un sottostante che può essere recuperato e come. Sul tema ha annunciato di aver proposto un emendamento alla riforma tributaria sulla cartolarizzazione dei crediti fiscali.

Del resto, ha concluso Garavaglia, concependo il regime tributario come un sistema, la discussione sul fisco non si può limitare a quanto aumentare o ridurre le imposte, ma deve necessariamente ampliarsi al come incassarle.

Le sfide e tendenze per la filiera del credito

Dopo gli interventi istituzionali, nella prima tavola rotonda della giornata dal titolo “Uno scenario economico sempre più complesso: sfide e tendenze per la filiera del credito”, gli speaker Ilaria Cerruti, CRO di UniCredit Leasing, Mario Cortesi, Managing Director di DeA Capital Alternative Funds SGR, Javier de la VegaAvvocato dello Studio Legale De la Vega & Asociados, Marcello Grimaldi, Presidente UNIREC e Domenico Rapolla, Chief Risk Officer di Banco BPM, hanno approfondito quali sono oggi le istanze delle imprese e come sta rispondendo il settore del credito.

Un’attenzione particolare è stata data al ruolo del leasing come strumento a sostegno del tessuto imprenditoriale e a come forme alternative di finanziamento stanno rendendo il comparto più competitivo per via della presenza di nuovi operatori e nuovi servizi.

Fra i temi discussi anche i rischi emergenti e la loro gestione e l’implementazione della Secondary Market Directive in Italia destinata ad avere profondi impatti nell’ambito dei crediti deteriorati.

A questo riguardo Marcello Grimaldi, Presidente di UNIREC,ha rimarcato “È importante ricordare che la nuova normativa europea SMD ha un perimetro molto ben delineato sul solo mercato secondario degli NPL. Questo significa che gli originator siano esse banche che intermediari finanziari potranno continuare ad affidare i loro crediti in sofferenza, a soggetti non vigilati da Banca d’Italia, come gli operatori con licenza 115 TULPS. La Direttiva apre invece nuovi mercati per gli operatori “vigilati”, in particolare per i nuovi 114 TUB, i quali usufruiranno di una sorta di patentino europeo per offrire i loro servizi di gestione del credito sul mercato secondario anche all’estero“.

L’andamento degli NPE e le prospettive future

Il secondo panel della giornata dal titolo “NPE: andamento, gestione e prospettive future” ha visto i relatori Andrea Battisti, Fondatore e CEO di ARECneprix, Vincenzo Fedele, Legal Specialist in Crediti Non Performing dello Studio Legale Fedele, Manuela Franchi, CEO di doValue, Fabio Panzeri, CEO di Prelios Credit Servicing e GM Servicing & Operations del Gruppo Prelios, Enrico Risso, CEO di Intrum Italy e il moderatore Christian Faggella, Amministratore Delegato e Managing Partner di La Scala Società tra Avvocati, confrontarsi su due aspetti particolarmente attuali: quali sono le nuove frontiere che i servicer devono esplorare nell’attuale contesto di mercato degli NPL e l’evoluzione del paradigma del rapporto creditore-debitore in un’ottica di sostenibilità.

Su questo punto è così intervenuto Enrico Risso, CEO di Intrum Italy: “Intrum, il leader europeo negli Npe, grazie al suo doppio ruolo di servicer e di investment manager, gioca un ruolo fondamentale nel generare liquidità a favore della sostenibilità del sistema economico italiano. Offriamo infatti il nostro supporto a tutti i principali stakeholder del mercato: agli individui e alle impresecon debiti, aiutandoli a liberarsi dalle passività e a ritrovare stabilità finanziaria: solo nell’ultimo anno abbiamo accompagnato 150 mila italiani e quasi 5 milioni di persone in tutta Europa a tornare debt-free. Sosteniamo poi leaziende commerciali, migliorando i loro flussi di cassa attraverso una gestione efficace dei loro crediti commerciali e il sistema bancariocontribuendo, sia come servicer che come investitore, a mantenere un basso NPL ratio fondamentale per la loro solidità e la loro capacità di finanziare imprese e privati. Inoltre, collaboriamo attivamente con le Istituzioni e con lo Stato, gestendo proficuamente 25 miliardi di cartolarizzazioni con garanzia Gacs e proponendoci come partner per progetti e iniziative che possano promuovere la salute economica del Paese”.

Come l’innovazione tecnologica cambierà il mondo del credito?

Il convegno si è concluso con la round table “Come l’innovazione tecnologica cambierà il mondo del credito?”. I relatori Giulio Brunetti, Executive Director di JPMorgan, Gregorio Consoli, Managing Partner di Chiomenti, Pilar Fragalà, Chief Commercial Officer​ di CBI S.c.p.a. Società Benefit, Demetrio Migliorati, Director e Head of Innovation di Mediolanum, Roberto Parmeggiani, Capo del Servizio Supervisione degli Intermediari Finanziari di Banca d’Italia, hanno discusso di come la finanza stia profondamente cambiando grazie alla tecnologia, in particolare con l’introduzione dell’AI.

In quest’ottica il regolamentatore ha un compito delicato e importantissimo: quello di creare le condizioni affinché il sistema del credito sia competitivo, ma anche sicuro. Da questo punto di vista sono state elencate le iniziative di vigilanza messe in atto da Banca d’Italia e sono state illustrate alcune delle tecnologie che più stanno accompagnando la trasformazione digitale. Si è inoltre parlato del complesso rapporto fra esseri umani e intelligenza artificiale, della sicurezza e della privacy.

In merito Giulio Brunetti, Executive Director di JPMorgan ha dichiarato: “Nel settore del credito, l’innovazione tecnologica ed in particolare l’AI, sta trasformando profondamente le modalità di interazione con i clienti e l’analisi dei rischi, migliorando la produttività e l’efficienza degli operatori del credito. Al fine di sfruttare al meglio questa opportunità la sfida che si pone per il Sistema del Credito è coniugare politiche interne che facilitino la diffusione di queste tecnologie con quelle che tutelano privacy, sicurezza ed equità nei confronti della clientela”.

L’importanza di parlare di credito nel mese dell’educazione finanziaria

Parlare di credito durante il mese dell’educazione finanziaria è particolarmente importante per sensibilizzare persone, aziende e operatori del settore su tematiche delicate come il sovraindebitamento e la gestione finanziaria.

Ed è utile farlo proprio ora, dopo che momenti di grandi crisi come la pandemia, i conflitti internazionali, le strette monetarie, sono stati fattori cruciali che hanno inciso e incidono sul potere d’acquisto, il costo del denaro e l’accesso al credito.

Al tempo stesso, occasioni di confronto come quelle create da questo convegno, sono fondamentali per discutere di come in una fase storica contrassegnata da grande dinamismo e cambiamenti, il sistema del credito sta adattando le strategie per cogliere nuove opportunità.

In questo percorso, l’innovazione tecnologica è strumento fondamentale e le intelligenze artificiali trovano un vasto impiego in analisi, previsioni e nel contrasto alle frodi finanziarie. Non solo, l’innovazione e la generative AI sono la nuova frontiera per moltiplicare utilità, vantaggi e aumentare la redditività degli operatori del settore.

Certo, occorre usare e gestire consapevolmente questi strumenti, scongiurando distorsioni e criticità ad esse correlate.

Evoluzioni, sfide e tendenze del mondo del credito e della finanza saranno argomento anche della prossima CreditWeek, in programma dal 3 al 6 giugno 2025.

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