Secondo uno studio di NPLs RE_Solutions, nel 2022 le aste immobiliari sono state 113.056. Il 37,89% ricadono nelle regioni del Nord Italia, mentre il 68,07% sono riconducibili a immobili residenziali, box e posti auto e autorimesse
Aste immobiliari, la provincia di Roma si conferma al primo posto
Nel 2022 le aste immobiliari in Italia sono state 113.056, una media di 309 al giorno, 13 all’ora.
Il controvalore degli immobili a base d’asta è stato pari a 16.340.642.527 di euro, con un lieve decremento del 10,33 % rispetto al 2021. A rivelarlo è stato il Centro Studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions nel suo ultimo studio “Report Aste 2022”.
Il 37,89% del totale delle aste immobiliari è avvenuto nelle regioni del Nord Italia, il 24,68% al Centro, il 22,17% al Sud e il 15,26% nelle Isole. La Lombardia si conferma al primo posto per numero di aste immobiliari in Italia, rappresentando il 15,22% del totale. Al secondo posto la Sicilia (11,15%) e al terzo il Lazio (8,82%). Nelle ultime posizioni il Trentino-Alto Adige (0,82%), il Molise (0,63%) e la Valle d’Aosta (0,15%).
La provincia di Roma (5,35%) supera per la seconda volta quella di Milano (3,53%) per maggior numero di esecuzioni immobiliari. A seguire la provincia di Napoli (3,18%), Catania (2,77%) e Perugia (2,64%).
Il 68,07% delle aste riguarda gli immobili residenziali
Rispetto alle diverse tipologie immobiliari in asta, il 68,07% è riconducibile a immobili residenziali (appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette per il 57,45%), box/posti auto e autorimesse (per il 10,62%). Il 12,28% riguarda negozi, uffici e locali adibiti ad uso commerciale (in aumento rispetto all’anno precedente). Il 3,3% comprende capannoni industriali, commerciali e artigianali, opifici e laboratori, mentre il 3,05% magazzini. Gli immobili di natura produttiva/commerciale ammontano complessivamente al 18,63%, un dato più elevato rispetto agli anni precedenti e con un significativo valore immobiliare sottostante.
A seguire, l’11,42% delle aste riguarda terreni agricoli ed edificabili, lo 0,49% cantieri in costruzione, finiti, abbandonati o parzialmente realizzati, mentre lo 0,47% hotel e altre strutture alberghiere. Infine, lo 0,87% comprende edifici di diversa natura e immobili con destinazioni speciali, come ad esempio oratori, trulli, teatri, cappelle cimiteriali, caserme, frantoi, etc.
Il valore base d’asta degli immobili
Il 91,41% del totale delle esecuzioni immobiliari sono costituite da beni il cui valore base d’asta proposto è stato inferiore a 250 mila euro. Il 7,5% riguarda invece beni immobiliari il cui valore d’asta è inferiore a 1 milione di euro. Infine, l’1,09% della composizione delle aste è costituita da beni il cui valore è superiore a 1 milione di euro.
Nel 2022, le aste immobiliari che provengono da un’esecuzione immobiliare riguardano il 75,56% del totale. Il 21,61% è rappresentato dalle procedure concorsuali, mentre il 2,84% da altre procedure che non configurano pignoramento o fallimento.