La fintech era da tempo partner della banca bresciana nella digitalizzazione dei processi di monitoraggio e reporting di operazioni di cartolarizzazione
Nel maggio scorso Banca Valsabbina ha chiuso un accordo con la fintech milanese Cardo AI, finalizzato all’acquisizione del 9,8% del capitale di quest’ultima, attraverso un aumento di capitale riservato. Banca Valsabbina è stata assistita per i profili legali dell’operazione dallo Studio ALMA.
Cardo AI è una fintech fondata nel 2018 da Altin Kadareja e Daniele Forza. La società ha chiuso un round seed nel gennaio 2019 ed è cresciuta nel tempo, fino a contare 35 dipendenti. Questi ultimi hanno diverso profilo, tra sviluppatori software, data scientist, ed esperti di finanza strutturata e investimenti di private debt. Sono basati a Milano, Londra e Tirana. La fintech ha la mission di mettere a disposizione del mercato del private debt le più avanzate tecnologie per la gestione dei dati e la costruzione degli algoritmi di data science. Cardo AI supporta asset manager, fondi pensione, assicurazioni e banche, attraverso una tecnologia proprietaria interamente sviluppata dal proprio team. Tale tecnologia permette di operare coprendo l’intero processo di gestione del dato, dal data sourcing e treatment (data quality e data enrichment) alle più sofisticate analisi predittive, tra cui cash-flow projections e ottimizzazione del portafoglio, attraverso gli algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale. Grazie a Cardo AI, le funzioni di front office, risk management, operations, credito e trading floor operano utilizzando gli stessi dati standardizzati e le stesse metriche di performance, che permettono di generare una reportistica unificata, a supporto dei processi decisionali, regolamentari e di reporting.
Cardo AI è già da tempo partner di Banca Valsabbina nell’ambito della digitalizzazione dei processi di monitoraggio e reporting di operazioni di cartolarizzazione, asset strategico per l’istituto di credito. Inoltre, la fintech ha partecipato come partner anche alla cartolarizzazione da 220 milioni di euro conclusa nel maggio scorso dalla fintech italiana Borsa del Credito, con le abs di cartolarizzazione che sono state sottoscritte per la tranche senior da Intesa Sanpaolo e Banca Ifis e per la tranche junior da Azimut. Cardo AI è stata anche partner di un’analoga operazione da 200 milioni di euro conclusa lo scorso aprile sempre da Borsa del Credito, con le abs di cartolarizzazione sottoscritte da Azimut e Banca Valsabbina.
Altin Kadareja, cofondatore e ceo di Cardo AI, ha spiegato: “Da tempo affianchiamo la banca nell’implementazione dei processi di monitoraggio di operazioni di cartolarizzazione. L’accordo – oltre a rafforzare le sinergie in essere – ci permette di programmare al meglio le attività e gli investimenti futuri, nell’ambito di un importante percorso di crescita tecnologica e della nostra strategia di business.”
Hermes Bianchetti, responsabile della divisione business di Banca Valsabbina, ha commentato: “Questa operazione rientra nella più ampia strategia fintech della banca. La diversificazione e la modernizzazione del business, nonché l’ottimizzazione dei processi interni sono i capisaldi della strategia a medio e lungo termine della banca. Il mercato è in continua evoluzione, anche per effetto dei progressi dell’innovazione tecnologica, noi crediamo nell’opportunità di stringere o rafforzare partnership con aziende fintech, al fine di efficientare il business, creando sinergie e valore aggiunto per entrambi.”
La banca bresciana è una società cooperativa per azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e conta 70 filiali: 46 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 16 tra quelle di Bergamo, Bologna, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso, Vicenza e Cesena. Banca Valsabbina iompiega circa 690 dipendenti, gestisce masse per quasi 10 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con un CET 1 Ratio del 16% circa.