Nonostante le dichiarazioni di attenzione all’ambiente, le banche europee continuano a finanziare le aziende che contribuiscono maggiormente all’inquinamento. Fanno, cioè, greenwashing.
Nel gennaio 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato un report che ha sollevato dubbi sul greenwashing delle banche europee. Lo studio ha rilevato che le banche che si presentano come più attente all’ambiente hanno effettivamente concesso più prestiti alle aziende inquinanti.
Che cos’è il greenwashing?
Il greenwashing è una pratica commerciale che consiste nel presentare un prodotto o un servizio come ecologico o sostenibile, quando in realtà non lo è. In questo caso, le banche europee stanno pubblicizzandosi come sostenibili, ma le loro azioni non sono in linea con le loro dichiarazioni.
La legalità del greenwashing varia a seconda della giurisdizione. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, il greenwashing può essere considerato una violazione delle leggi sulla concorrenza sleale o sulla pubblicità falsa. Tuttavia, in altri paesi, non ci sono leggi specifiche contro il greenwashing, e le aziende possono utilizzare pratiche fuorvianti per promuovere i loro prodotti o servizi senza subire conseguenze legali.
Indipendentemente dalla legalità, il greenwashing è una pratica dannosa che può minare la fiducia dei consumatori nelle aziende e ostacolare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi ambientali.
Il report della BCE più in dettaglio
Il report della BCE ha analizzato i dati relativi ai prestiti concessi dalle banche europee a 1.000 aziende tra il 2019 e il 2022. I risultati hanno mostrato che le banche che hanno dichiarato di avere una forte attenzione alla sostenibilità hanno concesso più prestiti alle aziende inquinanti rispetto alle banche che non hanno fatto tali dichiarazioni.
In particolare, le banche che hanno pubblicato un’informativa sulla sostenibilità hanno concesso il 12% in più di prestiti alle aziende inquinanti rispetto alle banche che non hanno pubblicato alcuna informativa. Inoltre, le banche che hanno aderito a un’iniziativa di finanza sostenibile hanno concesso il 10% in più di prestiti alle aziende inquinanti rispetto alle banche che non hanno aderito a nessuna iniziativa.
Questi risultati sono preoccupanti perché indicano che le banche europee stanno facendo fatica (sempre che ci stiano realmente provando…) a ridurre il loro sostegno alle aziende inquinanti. E questo è un problema perché il finanziamento alle aziende inquinanti contribuisce al cambiamento climatico e ad altri problemi ambientali.
I timori della BCE
La BCE ha quindi espresso, logicamente, preoccupazione per il greenwashing delle banche europee. L’istituto ha affermato che il greenwashing può “minare la fiducia del pubblico nelle banche e ostacolare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici“. Anzi, possiamo affermare con sicurezza che faccia proprio questo.
La BCE ha annunciato che prenderà provvedimenti per affrontare il problema. L’istituto ha affermato che intensificherà la supervisione delle banche europee in materia di sostenibilità, e che adotterà nuove norme per rendere più trasparenti le informazioni sulle attività sostenibili delle banche.
Il problema del greenwashing delle banche europee è un problema serio (ben più di quanto non sembri), che deve essere affrontato. Le banche europee devono fare di più per ridurre il loro sostegno alle aziende inquinanti e per promuovere la sostenibilità.
Le conseguenze del greenwashing delle banche
Il greenwashing delle banche ha una serie di conseguenze negative. Innanzitutto, come detto, mina la fiducia del pubblico nelle banche. I consumatori sono sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità, e sono meno propensi a fare affari con (o a comprare prodotti di) aziende che non sono realmente sostenibili.
In secondo luogo, il greenwashing ostacola gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici. Le aziende inquinanti ricevono finanziamenti che potrebbero essere invece utilizzati per finanziare attività sostenibili. Questo può rallentare la transizione verso un’economia più verde.
In terzo luogo, il greenwashing danneggia l’ambiente. Le aziende inquinanti continuano a operare e a produrre emissioni nocive. Questo contribuisce al cambiamento climatico e ad altri problemi ambientali, come è evidente.
Come affrontare il problema del greenwashing?
Per affrontare questo problema, è necessario che le banche europee prendano una serie di misure. Innanzitutto, devono migliorare la trasparenza delle loro attività sostenibili. Le banche devono fornire informazioni chiare e concise sulle attività che considerano sostenibili.
In secondo luogo, le banche devono adottare criteri più rigorosi per definire le attività sostenibili. Le banche devono evitare di considerare come sostenibili attività che in realtà non lo sono.
In terzo luogo, le banche devono essere più responsabili dei loro investimenti. Le banche devono valutare l’impatto ambientale e sociale dei loro investimenti prima di concederli.
L’Unione Europea sta lavorando per affrontare il problema del greenwashing. L’UE sta elaborando una nuova normativa sulla finanza sostenibile che dovrebbe rendere più difficile per le banche e altre aziende fare greenwashing.
La normativa della UE dovrebbe includere una serie di misure, tra cui:
- Requisiti di trasparenza più rigorosi per le attività sostenibili
- Criteri più rigorosi per definire le attività sostenibili
- Requisiti di due diligence per gli investimenti sostenibili
Queste misure dovrebbero (e potranno realisticamente) aiutare a ridurre il greenwashing e a promuovere la sostenibilità.