Le banche italiane stanno registrando profitti da record, ma allo stesso tempo hanno ridotto i prestiti a famiglie e imprese. È quanto emerso dall’analisi sulle tendenze del settore bancario e l’impatto sui tassi dei mutui del sindacato First Cisl.
Banche italiane: utili da record, ma calano i prestiti
Le banche italiane stanno festeggiando profitti da record, mentre i prestiti ai clienti, sia famiglie che imprese, continuano a diminuire. Secondo un’analisi condotta dal sindacato bancario First Cisl, nonostante un considerevole incremento degli utili, le banche sembrano concentrarsi maggiormente sul premiare gli azionisti piuttosto che concedere prestiti. Questa tendenza si riflette nei bilanci del 2023, dove il margine di interesse è aumentato del 45%, consentendo agli azionisti di incassare circa 17 miliardi di euro tra dividendi e buyback.
First Cisl: chiamata all’azione per le banche
L’analisi di First Cisl ha evidenziato un aumento significativo dell’utile dei primi cinque gruppi bancari italiani, passando da 11,5 a 20,7 miliardi di euro, con una solidità patrimoniale in costante rafforzamento. Tuttavia, tale crescita degli utili è accompagnata da una diminuzione dei prestiti del 4,2%, un calo considerato preoccupante dal segretario del sindacato, Riccardo Colombani.
Colombani ha sottolineato che questo calo è molto più marcato rispetto alla situazione in Europa e ha posto l’accento sul fatto che le banche dovrebbero concentrarsi meno sui dividendi e più sul credito ai clienti. L’analisi ha evidenziato anche alcuni aspetti positivi, come l’aumento della redditività e la riduzione dell’Npe ratio, indicatore della qualità del credito. Tuttavia, Colombani ha richiamato l’attenzione sul fatto che le banche italiane dovrebbero giocare un ruolo più attivo nell’economia, sostenendo gli investimenti necessari per la transizione ecologica dei sistemi produttivi, anziché limitarsi a remunerare gli azionisti.
Riduzione dei prestiti, tassi dei mutui in ribasso
Anche Bankitalia ha confermato una riduzione generale dei prestiti, che mostrano un ulteriore calo anche a dicembre. Tuttavia, c’è una buona notizia per i potenziali acquirenti di casa, poiché i tassi dei mutui sono in ribasso, dopo aver toccato un picco a novembre. Questa riduzione è vista come un’anticipazione delle future politiche della Bce e potrebbe portare a una maggiore attività nel settore immobiliare e alle imprese.
Mentre le banche italiane continuano a registrare profitti record, è evidente la necessità di riorientare l’attenzione verso l’erogazione di prestiti per sostenere l’economia e verso politiche finanziarie più inclusive. La riduzione dei tassi dei mutui potrebbe essere un segnale positivo per i consumatori e le imprese, offrendo opportunità di finanziamento più accessibili e sostenendo la crescita economica a lungo termine.