In Italia si sta giocando un’importante partita a Risiko, i cui esiti determineranno un nuovo assetto globale del sistema bancario nostrano. Le figure apicali delle principali banche italiane sono i veri protagonisti di questa “rivoluzione”.
Il 2025 si prospetta un anno cruciale per la riorganizzazione del sistema bancario italiano. La partita a Risiko che ha occupato le pagine dei giornali sul finire del 2024, è ancora in corso e velata di mistero. In attesa di conoscere le evoluzioni dell’Ops di Unicredit su Bpm e le relative implicazioni, compresa l’operazione Commerzbank, andiamo a scoprire nel dettaglio alcune delle figure cruciali di questo scenario. Da Orcel a Messina, passando per Castagna, Passera e Mossa, ecco i grandi manager che stanno decidendo le sorti dell’ecosistema bancario italiano.
Andrea Orcel di UniCredit
Andrea Orcel, CEO di Unicredit, è senz’altro il protagonista dell’ostinata partita di Risiko che si sta disputando nel nostro Paese e che in parte sta interessando anche la Germania. Il tentativo di acquisizione della banca tedesca Commerzbank infatti, è uno dei tasselli di questo match storico. Se dovesse andare in porto, Unicredit diventerebbe la prima banca in Unione Europea.
A dicembre, Orcel ha conquistato ancora una volta il primo posto in classifica nella Top Manager Reputation, stilata da Reputation Manager, che da oltre dieci anni monitora la reputazione online delle figure apicali delle principali aziende in Italia. Sempre nel corso del 2024, è stato anche premiato come “Banker of the Year”, in occasione della cerimonia degli “Euromoney Awards for Excellence”.
Giuseppe Castagna di Banco BPM
Giuseppe Castagna, AD di Bpm, è entrato nell’istituto nel lontano 2014, come riporta il Corriere della Sera, dopo il biennio di Piero Luigi Montani, il primo ad aver dato un taglio al “vecchio sistema”. Castagna ha continuato sulla stessa traiettoria, realizzando – in questi dieci anni – un’importante piano di trasformazione e sviluppo dell’istituto. Da un lato ha puntato alla modernizzazione delle strutture e della governance, e dall’altro ha potenziato il legame con il territorio, le imprese e le famiglie. Bpm non ha mai ridotto il legame con la clientela, nonostante le trasformazioni che hanno interessato le banche popolari. Ed è proprio questo l’aspetto che più interessa a Unicredit: l’aderenza al tessuto territoriale, in particolare nelle regioni a maggior crescita, Lombardia e Veneto in primis.
Castagna può essere considerato a pieno titolo l’artefice del rilancio di Bpm. Ora sta affrontando la sfida più difficile, ma è pronto a “duellare” con Unicredit.
Carlo Messina di Intesa Sanpaolo
Carlo Messina, AD di Intesa San Paolo, si conferma al terzo posto nella Top Manager Reputation stilata a dicembre. Nel corso della sua carriera, ha sempre dimostrato grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Ciò ha contribuito a portare Intesa San Paolo tra le 100 società quotate più sostenibili al mondo, la prima banca in Europa e in Italia e seconda al mondo, secondo la classifica di Corporate Knights (società leader nel settore della ricerca sui temi dell’economia sostenibile).
Anche la sostenibilità sociale è un tassello importante della sua cifra imprenditoriale. Solo nel 2023, la Banca ha erogato circa 300 milioni di euro in attività di supporto alle comunità in cui opera, superando le somme elargite dalle principali Fondazioni e posizionandosi come primo soggetto del settore in Italia. Entro il 2027, si è impegnata a devolvere 1,5 miliardi, per combattere le disuguaglianze.
Messina, nel 2017, è stato inoltre insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della sua carriera ha rivestito anche diversi incarichi in ambito accademico: professore di Economia degli intermediari finanziari nel Master in Business Administration della Scuola di Management della Luiss e di Finanza Aziendale alla Facoltà di Economia e Commercio di Ancona.
Gian Maria Mossa, CEO di Banche Generali
Gian Maria Mossa è amministratore delegato di Banche Generali, dal 2017. Si è distinto per aver lanciato un’operazione innovativa: l’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Intermonte: “Per la prima volta nella storia, una struttura di wealth management acquisisce una banca di investimento per mettere a disposizione dei propri banker nuove competenze e rafforzare quindi la relazione con quegli imprenditori che rappresentano la propria principale clientela”, ha dichiarato Mossa a Il Sole 24Ore.
L’AD ha inoltre portato Banche Generali a chiudere il 2024 con un risultato decisamente positivo: come riporta Borsa Italiana, a dicembre, ha realizzato la migliore chiusura d’anno di sempre, registrando una raccolta netta nel mese pari a 980 milioni di euro (+18% a/a). Nell’intero anno la raccolta totale cumulata è risultata pari a 6,6 miliardi (+14% a/a), superando la guidance di 6,5 miliardi.
Corrado Passera, Founder e CEO di Illimity
Corrado Passera è una figura di spicco del sistema economico italiano. Da Olivetti a illimity, passando per Poste, Intesa Sanpaolo e l’incarico di Governo, ha focalizzato la sua intera carriera sull’innovazione. In particolare, nel settore bancario, ha rivestito il ruolo di CEO di Ambroveneto, Banca Intesa e infine di Intesa Sanpaolo, contribuendo alla realizzazione di una delle più solide banche europee. Nel 2018, attraverso SPAXS, la più grande SPAC lanciata in Europa, ha creato una startup bancaria caratterizzata da un nuovo modello di business, fortemente innovativo e specializzato: illimity. Una realtà focalizzata sul credito complesso alle PMI e i servizi di digital e mobile banking a imprese e famiglie. La nuova banca Illimity, di cui Passera è Amministratore Delegato, è quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana, dal 2020.