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Bonifici istantanei: niente costi extra da gennaio

Dal 9 gennaio 2025, i bonifici istantanei saranno disponibili senza costi aggiuntivi rispetto ai bonifici tradizionali. Una novità positiva per i consumatori, ma che potrebbe rappresentare una significativa perdita di ricavi per le banche, obbligate a rivedere le proprie strategie di mercato.

Bonifici istantanei: da gennaio nessun sovraprezzo sulle transazioni

I bonifici istantanei, che permettono il trasferimento immediato di denaro da un conto a un altro, da gennaio non saranno più un lusso per gli utenti. Secondo le nuove direttive europee, le banche saranno obbligate ad applicare agli utenti le stesse condizioni economiche dei bonifici tradizionali. Questo significa che non sarà più possibile addebitare costi aggiuntivi per la rapidità dell’operazione. Le nuove regole entreranno in vigore gradualmente: da gennaio 2025 per la ricezione dei bonifici e da ottobre 2025 per l’invio.

Ad oggi, effettuare un bonifico istantaneo costa in media tre volte di più rispetto a un bonifico ordinario. I costi variano da 0,90 euro a 7,75 euro, con una media di 1,85 euro per i bonifici istantanei, contro i 0,37 euro dei bonifici tradizionali eseguiti online. Questa differenza rappresenta un guadagno considerevole per le banche, che presto perderanno questa fonte di ricavo. Secondo il European Payment Council (EPC), nel 2022 i bonifici istantanei rappresentavano solo il 14% del totale nell’Unione Europea, mentre in Italia erano sotto il 5%. L’adeguamento dei costi ai bonifici tradizionali, quindi, potrebbe incentivare un aumento delle transazioni istantanee.

Quanto perderanno le banche con l’abolizione dei costi extra?

Le nuove regole, che impongono di uniformare i costi dei bonifici istantanei a quelli tradizionali, comportano delle conseguenze per le banche in termini di ricavi. Secondo alcune stime, gli istituti bancari italiani si troveranno a perdere una quota significativa dei loro guadagni, pari a 1,48 euro per ogni bonifico istantaneo effettuato. Se, ipoteticamente, nel 2023 in Italia fossero stati eseguiti 10 milioni di bonifici istantanei, il sistema bancario perderebbe circa 14,8 milioni di euro all’anno.

Questa cifra, però, potrebbe crescere ulteriormente se i bonifici istantanei dovessero aumentare fino a rappresentare il 20% del totale delle transazioni. Le nuove regole sui bonifici istantanei, dunque, rappresentano una sfida importante per gli istituti di credito, che non potranno più beneficiare del sovrapprezzo per compensare i costi operativi e mantenere elevati i propri margini di profitto.

Quali potrebbero essere le strategie delle banche per bilanciare i conti?

La riduzione dei margini sui bonifici istantanei costringerà le banche a ripensare le proprie strategie di ricavo. Con l’eliminazione dei costi extra, gli istituti di credito potrebbero adottare diverse misure per compensare le perdite. Tra le opzioni più probabili ci sono l’aumento delle commissioni su altri servizi bancari, l’introduzione di nuovi costi accessori, oppure lo sviluppo di servizi premium che offrano vantaggi aggiuntivi ai clienti.

Inoltre, le banche potrebbero investire ulteriormente nella digitalizzazione e nell’efficienza operativa per ridurre i costi interni e migliorare la competitività. La riforma dei bonifici istantanei potrebbe anche spingere gli istituti di credito a differenziarsi con offerte personalizzate o con programmi di fidelizzazione per attrarre nuovi clienti e mantenere attivi quelli esistenti.

Questa trasformazione rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per il sistema bancario italiano. I consumatori beneficeranno di transazioni più rapide, senza costi aggiuntivi, ma le banche dovranno dimostrare capacità di adattamento e innovazione per mantenere la propria redditività.

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