Il Bonus genitori separati diventa realtà dopo anni di attese e ritardi burocratici. Prevista l’erogazione di 8,5 milioni di euro per oltre 4.400 beneficiari, con un importo medio di 1.900 euro ciascuno. Una misura ideata per supportare coloro che, durante la pandemia di Covid-19, non hanno ricevuto il mantenimento dovuto per i figli.
Bonus genitori separati: sbloccati gli aiuti post-pandemia
Dopo un lungo periodo di incertezza, si sblocca finalmente il Bonus genitori separati. Un sostegno economico destinato a coloro che, a causa della crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19, non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento. Complessivamente, il fondo istituito dal Governo ammonta a 10 milioni di euro, ma al momento saranno impiegati solamente 8,5 milioni. L’INPS provvederà all’erogazione della somma a oltre 4.400 beneficiari, con un importo medio di circa 1.900 euro. Cifra sensibilmente inferiore rispetto al tetto massimo teorico previsto pari a 9.600 euro.
La misura è frutto di un percorso legislativo complesso, avviato nel 2021 dal Governo Draghi con il Decreto Sostegni. Tuttavia, la norma originaria risultò troppo generica e inapplicabile. Fu dunque necessario riscrivere il testo e inserirlo in un nuovo decreto fiscale, approvato alla fine del 2021. Il decreto attuativo, indispensabile per rendere operativo il bonus, è stato emanato però solo alla fine del 2022, causando ulteriori rallentamenti nell’accesso ai fondi.
Accolte solo due terzi delle richieste
La finestra per presentare le domande è stata aperta dall’INPS soltanto a febbraio 2024 e chiusa il 31 marzo 2024. In questo arco temporale, sono state inoltrate complessivamente 6.428 richieste, delle quali circa duemila sono state respinte a causa del mancato rispetto dei rigorosi requisiti previsti dalla normativa.
Tra le principali ragioni dei rifiuti figurano la mancata conferma della riduzione di reddito dell’ex coniuge da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’assenza della convivenza con i figli minorenni o con i figli maggiorenni portatori di handicap, nonché errori nell’indicazione del periodo interessato o nella presentazione del documento del tribunale attestante l’obbligo di mantenimento.
La procedura di verifica delle richieste è risultata particolarmente complessa, con il Dipartimento per le politiche della famiglia impegnato a valutare scrupolosamente ogni singola domanda. Tale verifica ha richiesto tempi lunghi, in quanto i requisiti economici specifici dovevano essere confermati tramite l’Agenzia delle Entrate, che ha certificato la perdita di reddito o la cessazione temporanea dell’attività lavorativa del genitore obbligato al pagamento.
Un sostegno per famiglie in difficoltà
Il Bonus genitori separati rappresenta un importante intervento per alleviare il disagio economico causato dall’inadempienza dell’altro genitore durante la fase più acuta della pandemia. La misura è rivolta espressamente a quei genitori separati, divorziati o non conviventi che si trovavano in stato di bisogno nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, con un reddito annuo non superiore a 8.174 euro nell’anno in cui non hanno percepito l’assegno di mantenimento.
Pur con tutte le difficoltà incontrate nel percorso di attuazione, la misura rappresenta oggi un aiuto concreto che consente di sostenere migliaia di famiglie provate dalle conseguenze economiche della crisi pandemica. Un primo passo, quindi, che potrebbe aprire la strada a ulteriori interventi mirati per supportare i nuclei familiari più fragili in situazioni di emergenza.