Nello specifico, la Bce aveva raccomandato il rafforzamento della supervisione sui crediti deteriorati, lo sviluppo di alberi decisionali, il rafforzamento delle politiche e delle procedure di rilevazione degli Npl, lo sviluppo delle politiche e dei documenti procedurali sugli accantonamenti, il rafforzamento delle procedure utilizzate per aggiornare la valutazione dei beni immobili posti a garanzia dei crediti deteriorati. Oltre ai requisiti quantitativi di capitale, l’Eurotower ha richiesto requisiti qualitativi quali la predisposizione di un piano strategico per la gestione dei non performing loans, di un piano operativo finalizzato alla gestione dell’elevato livello degli Npl e l’invio trimestrale di un’informativa specifica sull’evoluzione degli stessi.
Il ceo di Bper, Alessandro Vandelli, ha manifestato l’intenzione di aggredire con decisione lo stock di crediti deteriorati in bilancio attraverso processi di gestione e di vendita migliori che potrebbero implicare la necessità di aumentare la copertura e di segnalare le perdite sui crediti. Nelle ultime settimane il gruppo modenese ha dato il via ai lavori per allestire una cartolarizzazione su un portafoglio di 1,8 miliardi di euro. Questa operazione dovrebbe chiudersi tra la fine del 2018 e il primo trimestre del 2019 (sarà richiesta la garanzia pubblica per la tranche senior) e va a sommarsi con quella da 1,1 miliardi avviata a novembre su un portafoglio della controllata Banco di Sardegna da finalizzare entro il primo semestre del 2018. Entrambe le operazioni rientrano nella strategia da 4 miliardi di euro per ridurre l’esposizione di Bper verso i crediti deteriorati, di cui 3 miliardi saranno soggetti a cessione tramite cartolarizzazioni e 1 miliardo verrà gestito in seno al gruppo, il tutto entro il 2020.
All’inizio di quest’anno verrà effettuato anche un accantonamento straordinario da 1 miliardo di euro per aumentare i livelli di copertura. L’obiettivo di Bper è quello di ridurre lo stock di Npl del 35% e portare il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e crediti totali dall’attuale 20,4% al 13,5%.