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Cisco: italiani “troppo rilassati” sulla cyber security

Qual è l’atteggiamento degli italiani in tema di sicurezza informatica? Lo ha rivelato di recente Cisco, etichettando come “troppo rilassato” il comportamento nei confronti delle minacce cyber. Oltre la metà dei lavoratori conosce i pericoli della Rete, ma in pochi si proteggono adeguatamente

Cisco: il 18% degli italiani non cambia la password del Wi-Fi

In una recente indagine, Cisco ha definito superficiale l’approccio degli italiani in tema di sicurezza informatica. Per pigrizia o mancate conoscenze, sembra che i nostri concittadini conoscano i pericoli della Rete, ma facciano poco o niente per proteggersi.

Lo studio ha coinvolto mille lavoratori con lo scopo di comprendere come quest’ultimi utilizzino la tecnologia e quali precauzioni prendano per evitare eventuali violazioni.

Stando al sondaggio, oltre la metà degli intervistati (56%) ha dichiarato di conoscere i rischi della Rete. Tuttavia, il 18% ha ammesso di non aver mai cambiato la password del Wi-Fi di casa. Tutto questo, nonostante il 20% del campione possieda in casa almeno 3 dispositivi connessi, 4 per il 19% e 5 per il 13%.

Le cattive abitudini degli italiani tra casa e lavoro

Al giorno d’oggi molte persone lavorano da casa, negli spazi pubblici o mentre sono in viaggio.

Utilizzano gli strumenti di lavoro anche al di fuori dell’ambiente professionale (o viceversa i dispositivi personali per il lavoro) mettendo a serio repentaglio la sicurezza della propria azienda.

A tal proposito, Cisco ha evidenziato una serie di dati rilevanti. Il 71% degli italiani, infatti, ha dichiarato di inviare mail di lavoro dal proprio pc o smartphone. Il 54% di effettuare chiamate di lavoro dal proprio cellulare. Il 56% di condividere i documenti aziendali. Il 62% utilizza il telefono personale per questioni anche per il lavoro. Ma cosa ancor più grave, oltre il 60% afferma di utilizzare gli hot-spot pubblici di stazioni, bar e ristoranti per questioni lavorative, senza proteggersi con una VPN.

Anche sul tema della formazione non siamo messi benissimo. Di fronte alla domanda su quali fossero i principali interlocutori in tema di sicurezza informatica, gli intervistati hanno dichiarato di consultare principalmente gli amici e la famiglia (30%), i media (34%) e i social (25%). Unica nota positiva, il 79% ha dichiarato di aver attivato l’autenticazione a due fattori per proteggere gli accessi, un primato che riguarda l’intera area EMEA.

“Le aziende sono ecosistemi che sommano molte parti diverse e variabili” ha affermato Lothar Renner, Managing Director Cybersecurity EMEA di Cisco. “La nostra ricerca sull’atteggiamento dei consumatori verso la sicurezza informatica al di fuori dal perimetro dell’organizzazione conferma che l’errore umano non può essere cancellato e le persone continuano a rappresentare un rischio importante per le imprese di ogni dimensione, indipendentemente dalla quantità e dalla qualità delle misure di sicurezza adottate”.

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