Sventata nel centro di Roma una maxitruffa con la tecnica del rip deal. Le vittime dovevano corrispondere ai truffatori 300 mila euro in criptovaluta per l’acquisto di 26 case mobili. La polizia è intervenuta, arrestando gli impostori.
Rip deal nel centro di Roma: vittime due imprenditori lettoni
Due imprenditori della Lettonia sono caduti nella tela di un paio di truffatori, che hanno utilizzato la tecnica del rip deal per raggirare i poveri malcapitati. Fortunatamente la trattativa è stata interrotta dalle forze dell’ordine, che hanno assicurato i due delinquenti alla giustizia.
Il fatto è accaduto in un ristorante del centro storico di Roma. Due cittadini francesi, di origine serbo/croata, spacciatisi per intermediari immobiliari, hanno incontrato in un locale di lusso una coppia di imprenditori lettoni. I truffatori avevano contattato le vittime in merito all’acquisto di 26 case mobili, del valore complessivo di 2,2 milioni di euro. I malviventi avevano proposto alle vittime di chiudere l’affare a 2,5 milioni, che avrebbero pagato in anticipo, in cambio di un tornaconto personale di 300 mila euro in criptovaluta, da corrispondere attraverso un wallet digitale.
Fortunatamente, due poliziotti sono intervenuti prima che la trattativa andasse a buon fine. Uno dei due, infatti, aveva riconosciuto uno dei truffatori seduti al tavolo del ristorante, fermato l’anno scorso in analoghe circostanze. I due poliziotti, quindi, si sono finti clienti del locale e hanno preso posto vicino al quartetto, bloccando le operazioni nel momento opportuno.
Rip deal: cos’è e come funziona?
Rip deal significa letteralmente “affare strappato” ed è un tipo di truffa nella quale alla vittima viene proposta un’operazione di cambio fraudolenta in cui i truffatori promettono una certa cifra in una valuta, in cambio di una cifra in un’altra valuta, con la prospettiva di un certo guadagno come premio per l’intermediazione.
Questa truffa consiste di fatto in un cambio valuta “sporco”. Gli impostori si fanno consegnare dalla vittima del denaro autentico, in cambio di una somma dal valore maggiore in un’altra valuta, che in seguito risulterà falsa o con valore minore. Solitamente, i truffatori consegnano alle vittime denaro falso, banconote annerite o carta straccia, coperta solo in superficie da banconote vere. In alcuni casi ricorrono anche alla violenza per estorcere i contanti alle vittime.
I truffatori risiedono soprattutto in Francia e in Italia. Spesso si attribuiscono titoli accademici e, in alcuni casi, si spacciano per sceicchi arabi. Generalmente, contattano le potenziali vittime attraverso inserzioni pubblicate dalle stesse, per operazioni quali transazioni immobiliari, vendite di veicoli, cavalli, orologi, gioielli, oggetti d’arte oppure acquisizioni di società. Gli incontri hanno luogo in hotel e ristoranti di lusso, nella maggior parte dei casi all’estero, durante i quali cercano di raggirare le vittime promettendo cambi favorevoli e ingenti guadagni.