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riforma dell'ordinamento professionale

Commercialisti: cosa prevede la riforma dell’ordinamento professionale?

La nuova bozza di riforma dell’ordinamento professionale dei commercialisti, presentata a luglio 2024, introduce importanti novità che mirano a modernizzare la professione e promuovere l’inclusività. Tra i principali cambiamenti, l’attenzione ai giovani, la parità di genere e l’aggiornamento delle competenze.

Riforma dell’ordinamento professionale dei commercialisti: focus su giovani e nuove opportunità

La nuova riforma dell’ordinamento professionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili pone un forte accento sulla valorizzazione dei giovani professionisti. Uno degli aspetti più significativi riguarda la riduzione dell’anzianità professionale richiesta per candidarsi ai ruoli di consigliere, passando da cinque a tre anni, e l’introduzione del principio di parità generazionale nelle elezioni del Consiglio dell’Ordine e del Consiglio dei revisori. Questo cambiamento intende incentivare la partecipazione attiva degli under 45, favorendo una rappresentanza più ampia e diversificata all’interno degli organismi di categoria.

Un’altra novità rilevante riguarda i tirocinanti. L’art. 44 della riforma prevede la possibilità di riconoscere un’indennità o un compenso fin dall’inizio del praticantato. Questa misura risponde alle richieste di maggiore equità avanzate da entità sindacali come l’Ungdcec, che hanno sottolineato l’importanza di riconoscere il valore del contributo dei tirocinanti fin dalle prime fasi della loro carriera.

Parità di genere: un passo verso una maggiore inclusività

Un altro aspetto cruciale della riforma dell’ordinamento professionale dei commercialisti riguarda la promozione della parità di genere. La bozza del luglio 2024 introduce, infatti, modifiche significative nelle modalità di composizione delle liste elettorali per il Consiglio dell’Ordine e il Consiglio dei revisori, stabilendo la parità di genere come criterio fondamentale. Questo cambiamento mira a garantire una rappresentanza equilibrata tra i generi nei ruoli decisionali e riflette l’importanza crescente del ruolo delle donne nella professione contabile e legale.

La parità di genere non solo favorisce un ambiente professionale più equo e inclusivo, ma risponde anche a una necessità di rinnovamento all’interno della categoria. La riforma cerca di creare un contesto lavorativo in cui tutte le voci possano essere ascoltate e rappresentate, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e la diversità all’interno degli organismi di categoria.

Aggiornamenti normativi e nuove competenze

Oltre all’attenzione per i giovani e la parità di genere, la riforma introduce importanti aggiornamenti normativi volti a migliorare la trasparenza e l’efficienza della professione. Tra le principali novità, l’art. 19 obbliga i commercialisti a divulgare i progetti di bilancio agli iscritti almeno 15 giorni prima dell’assemblea destinata alla loro approvazione, garantendo una maggiore partecipazione informativa.

Inoltre, la riforma rimuove le precedenti restrizioni che impedivano ai professionisti di accettare compensi costituiti interamente o parzialmente da quote del bene oggetto della prestazione. Questa modifica apre nuove modalità di remunerazione, offrendo maggiore flessibilità agli interessati.

Infine, la bozza di riforma semplifica la gestione disciplinare tramite l’introduzione di una maggiore flessibilità nel numero dei componenti nei consigli di disciplina, rendendo la struttura più adatta alle esigenze degli Ordini minori. Queste modifiche rappresentano un passo in avanti verso una professione più moderna e adattabile, capace di rispondere alle sfide del mercato globale e di migliorare la qualità del servizio offerto.

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