Il 12 marzo 2020 avranno luogo i Credit Awards. L’evento si svolgerà all’Hotel Meliá e vedrà la partecipazione e il coinvolgimento di una numerosa giuria che dovrà valutare attentamente l’operato di ogni candidato.
Ci avviciniamo sempre di più all’evento organizzato da Stopsecret Magazine, i Credit Management & Collection Awards, un’occasione di ritrovo, incontro e scambio che arriva, con il 2020, alla sua 5° edizione.
Il contest, primo ed unico in Italia, ha lo scopo di premiare, con un riconoscimento simbolico, i migliori professionisti del settore del credito, sulla base di tre macro-categorie: Eccellenza, Esperienza e Deontologia.
A decretare i vincitori sarà la giuria, composta da specialisti di differenti settori, professori universitari, esperti e professionisti affermati (clicca qui per scoprire i giurati di quest’edizione).
La giuria si riunirà il 4 febbraio per scegliere chi tra i candidati salirà sul palco, mentre il 31 gennaio verranno chiuse le iscrizioni, clicca qui per candidarti!
Abbiamo lasciato la parola Claudio Mario Grossi Professore Incaricato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore:
“È stato un piacere per me, essere coinvolto ancora una volta nella giuria di valutazione del Credit Management & Collection Awards. Il tema della misurazione e del presidio del rischio di credito, sia esso di origine commerciale che finanziaria, ha ormai un ruolo centrale rispetto alle condizioni di equilibrio complessivo delle imprese.
In tema di misurazione e prevenzione dei rischi di default delle imprese, i sistemi legislativi nazionale ed europeo hanno dato vita ad un proliferare di norme sempre più intrecciate, complicate, spesso confuse e molte volte persino dannose – nonostante le buone intenzioni – a partire dall’avvento di Basilea 2 nel 2007.
Le prassi professionali e accademiche non sono state da meno, nello sviluppare concetti, algoritmi e metodi operativi di misurazione dei rischi di credito e più globalmente di default delle imprese.
Ne sia un esempio per tutti la recente emanazione del Nuovo Codice dalla Crisi d’Impresa, che per la prima volta nella storia legislativa italiana in materia di crisi d’impresa, impone l’adozione di sistemi di allerta e di misurazione preventiva del rischio di continuità aziendale e di solvibilità a certo tempo data.
Esso si innesta in un sistema economico-finanziario che soffre ormai sempre più di “credit-crunch” e di rigidità forti, da parte del sistema bancario, nella misurazione del merito di credito, totalmente “rating-driven”.
La crisi finanziaria e di liquidità delle imprese negli ultimi dieci anni di “crisi economica”, tuttora in essere, è a mio parere una delle componenti fondamentali – se non la componente fondamentale – del permanere di tali condizioni di non-crescita e di perenne rischiosità dell’intera economia reale, con gli effetti globali su PIL e Occupazione a tutti noti.
In questo quadro, le dinamiche di capitale circolante delle imprese sono divenute vitali; il credito commerciale ne è una componente fondamentale. Ecco quindi che, nelle imprese, lo sviluppo di modelli sempre più approfonditi e innovativi nella valutazione del merito di credito commerciale è divenuta una attività molto più strategica di quanto non si creda.
Un premio come quello per il quale sono stato coinvolto quale giurato, è una iniziativa utilissima e di sostanza, non solo di forma. Auspico che sia anche una occasione per dare risalto e valore al tema strategico dei modelli di Rating, di analisi e di previsione del rischio d’impresa e di connessi sistemi di previsione e pianificazione finanziaria, perché l’idea che si tratti di materie ormai note e “risolte”, è il più grave errore che si possa fare, giacché le cose stanno purtroppo ancora al contrario. Esigenze commerciali, infatti, fanno da stimolo alla diffusione di sistemi di valutazione dei rischi di credito banali, troppo elementari e spesso addirittura sbagliati e fuorvianti.
Ben vengano quindi iniziative come i Credit Management & Collection Awards”