In un summit sui crediti organizzato del Sole 24 Ore si è parlato di GACS, Non Performing Loans e stress test europeo. C’è un clima positivo, ma bisogna mantenere alta la guardia.
Che cosa sono le GACS? E perché riguardano i crediti?
In parole semplici, la GACS (Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze) è un aiutino che lo Stato italiano dà alle banche per liberarsi dai crediti “cattivi”, quelli che non vengono più pagati dai clienti. Lo Stato fa da garante per le tranche più sicure delle cartolarizzazioni, cioè quelle che hanno meno probabilità di perdere soldi. In questo modo, le banche possono vendere più facilmente questi crediti e liberare risorse da utilizzare per fare nuovi prestiti alle imprese e alle famiglie.
Ecco come funziona:
- Le banche che hanno crediti “cattivi” possono decidere di cartolarizzarli, cioè di trasformarli in titoli che possono essere venduti agli investitori.
- Lo Stato italiano può garantire solo le tranche senior di queste cartolarizzazioni, cioè quelle che hanno la priorità nel rimborso in caso di insolvenza.
- Le tranche junior, quelle più rischiose, non possono essere garantite dallo Stato, e quindi sono meno appetibili per gli investitori.
- Per ottenere la garanzia dello Stato, le banche devono pagare una commissione.
- L’obiettivo della GACS è di aiutare le banche a liberarsi dai crediti “cattivi” e di conseguenza a migliorare la loro salute finanziaria. Questo dovrebbe avere un effetto positivo sull’economia in generale, perché le banche avranno più risorse da prestare alle imprese e alle famiglie.
Ecco alcuni esempi per rendere più chiaro il concetto:
- Immagina che una banca abbia 100 euro di crediti “cattivi”.
- La banca decide di cartolarizzare questi crediti, cioè di trasformarli in titoli che possono essere venduti agli investitori.
- Le tranche senior di questa cartolarizzazione valgono 80 euro, mentre le tranche junior valgono 20 euro.
- Lo Stato italiano può garantire solo le tranche senior, per un valore di 80 euro.
- Le tranche junior, non essendo garantite dallo Stato, sono meno appetibili per gli investitori e quindi potrebbero essere vendute a un prezzo inferiore al loro valore nominale.
In sintesi, la GACS è uno strumento utile per:
- Le banche: che possono liberarsi dai crediti “cattivi” e migliorare la loro salute finanziaria.
- Gli investitori: che possono acquistare tranche senior di cartolarizzazioni con un rischio relativamente basso.
- L’economia: che dovrebbe beneficiare di un maggiore flusso di crediti alle imprese e alle famiglie.
Riguardo ai Non Performing Loans (NPL)
Stefano Cappiello, un alto funzionario del ministero dell’Economia, ha annunciato l’apertura del dibattito sulle GACS per essere pronti a intervenire, anche se al momento non si avverte l’urgenza di attivarle. Ha sottolineato l’importanza di mantenere un equilibrio dinamico e di monitorare l’evoluzione della situazione nel tempo.
Cappiello ha dichiarato che sono stati predisposti gli strumenti necessari per affrontare eventuali sviluppi. Ha poi ricordato il ruolo significativo delle GACS nel mercato dei crediti deteriorati, contribuendo a stimolare la creazione di un mercato secondario e la formazione di nuove figure professionali.
Riguardo alla situazione dei crediti in Italia, Cappiello ha affermato che è generalmente buona, sebbene i rischi geopolitici e legati all’inflazione siano alti, quindi è necessario mantenere un atteggiamento vigile. Ha evidenziato i progressi compiuti nell’affrontare i crediti deteriorati, sottolineando l’importanza di mantenere la regolamentazione per evitare abusi nel mercato europeo.
Cappiello ha previsto che l’aumento dei tassi di interesse della BCE metterà alla prova la marginalità degli operatori e potrebbe portare a cambiamenti nella loro dimensione ideale. Guardando al futuro, ha suggerito di sfruttare tecnologie come l’Intelligenza Artificiale per sostenere lo sviluppo del mercato.
Infine, ha evidenziato i progressi compiuti nel settore UTP e ha indicato la necessità di rendere scalabile il modello operativo per affrontare UTP di dimensioni diverse.
Derisking?
Giuseppe Siani, il responsabile della Vigilanza presso la Banca d’Italia, ha osservato che il sistema bancario italiano ha mostrato miglioramenti significativi, evidenziando una situazione generalmente positiva, ma sottolineando la necessità di mantenere un’alta vigilanza su tutte le fasi del credito. Ha anche sottolineato l’importanza di valutare l’adeguatezza dei costi del rischio e delle rettifiche, considerando l’incertezza del futuro.
Siani ha riconosciuto il notevole processo di derisking avvenuto in Italia, evidenziando il ruolo sia dell’autorità di Vigilanza europea che di quella nazionale nel favorire questo processo, in risposta alla visione di Francoforte che il “wait and see” sugli NPL non fosse più sostenibile.
Tuttavia, ha chiarito che l’autorità di vigilanza non ha favorito un metodo di recupero dei crediti rispetto ad un altro, mirando invece a fornire alle banche uno strumentario completo per affrontare la questione degli Npl, senza preferire la cessione o la cartolarizzazione rispetto al recupero interno.