Secondo lo studio dell’Osservatorio Supply Chain del Politecnico di Milano, l’Italia è il secondo mercato in Europa per dimensioni dopo la Francia
Il mercato supply chain finance cresce ancora: è quanto emerso dal report annuale dell’Osservatorio Supply Chain della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo i dati degli analisti, quello italiano è il secondo mercato per dimensioni in Europa, con 530 miliardi di euro di crediti commerciali oggetto di finanziamento a fine 2017 (a fronte dei 516 miliardi del 2016). Davanti soltanto la Francia, con 662 miliardi di euro. Dell’ammontare complessivo del montecrediti, 480 miliardi sono stati destinati ai clienti (l’81% del totale) e 50 miliardi alle imprese collegate (il 19%).
A dominare il mercato supply chain rimangono gli operatori tradizionali (banche, factor, fornitori di piattaforme), gli operatori logistici e i fondi d’investimento. Tra le soluzioni preferite si rilevano l’anticipo fatture (con 79 miliardi del totale) il factoring (58 miliardi) e il reverse factoring (4 miliardi). Tuttavia, sta crescendo anche il mercato del fintech, spinto soprattutto dalle piattaforme bancarie più evolute. Su questo versante, la soluzione più adottata è l’invoice auction, marketplace per l’anticipo delle fatture, che a fine 2017 valeva 0,04 miliardi ma che in un anno è cresciuto del 500%. Altra soluzione fintech in ascesa, sono le operazioni di cartolarizzazione dei crediti commerciali che a fine 2017 valevano 2,5 miliardi di euro. Le soluzioni più utilizzate dalle imprese invece sono il reverse factoring (adottato dal 55% delle aziende), il dynamic discounting (dal 22%), l’inventory financing (dal 13%) e il purchase order finance (dal 10%). Molto positive sono state le partnership all’interno della filiera, circa una trentina. In particolare, spiccano quelle fra i provider finanziari (banche, factor e assicurazioni) e i provider tecnologici (attori consolidati o startup), pari al 37,3% del totale.
“Il mercato potenziale rimane ampio, ma il mercato servito comincia a mostrare segnali incoraggianti di adozione di soluzioni innovative, anche grazie all’importante spinta del fenomeno fintech” ha sottolineato Federico Caniato, direttore dell’Osservatorio Supply Chain Finance. “Un altro ottimo segnale è il moltiplicarsi delle collaborazioni all’interno della filiera, per ottimizzare la relazione fra compratori e fornitori, fra attori dell’ecosistema con diversi modelli di business, per sfruttare nuove opportunità, e con operatori fino a poco tempo fa estranei al settore, come le piattaforme di e-commerce o i provider logistici”.
Guarda l’intervista fatta da StopSecret Magazine a Federico Caniato durante Lease 2019