Algebris e Bnl hanno appena creato piattaforme di cartolarizzazione di crediti deteriorati garantiti da asset immobiliari
Destano sempre più interesse tra banche e investitori gli Npl garantiti da immobili. Lo dimostrano due operazioni chiuse nel marzo 2021 da BNL (Gruppo BNP Paribas) e Algebris. Entrambe le società hanno infatti creato, supportate dallo studio legale Allen & Overy, delle piattaforme di cartolarizzazione di crediti deteriorati garantiti da asset immobiliari. Nel caso della banca, quest’ultima è l’originator degli Npl e il loro gestore, anche avvalendosi di una ReoCo, appositamente costituita per la valorizzazione dei beni sottostanti. Reoco è l’acronimo di “real estate owned company”: una società partecipata dal soggetto veicolo proprietario di un credito e ha il fine di valorizzare l’immobile collegato al credito deteriorato. Introdotte con la Legge 130/99, le Reoco non sono “la banca” (quindi prive di patto commissorio), ma strutture con una loro vita, identità, budget e business plan, che hanno lo scopo di salvaguardare il credito e valorizzarne il recupero, quando le aste e il sistema di recupero coattivo falliscono. I titoli per finanziare l’acquisto dei crediti originati da BNL sono stati emessi in due tranche, senior e junior, entrambe in forma partly paid.
Nel caso di Algebris, i crediti sono stati originati da varie banche italiane, per un valore nominale fino a un miliardo di euro. I titoli emessi nella prima cartolarizzazione effettuata da Algebris Investments (Ireland), del valore di 10 milioni di euro, sono stati sottoscritti da Algebris NPL Partnership III (meglio noto come Algebris NPL III), fondo di diritto lussemburghese dedicato agli investimenti in attivi non-performing, costituito sempre grazie al supporto dello studio legale Allen & Overy. Zenith Service ha curato la costituzione della piattaforma di cartolarizzazione e nell’operazione riveste il ruolo di master servicer, corporate servicer e calculation agent. La gestione dei crediti è svolta da Algos srl, anche avvalendosi di ReoCo e LeaseCo appositamente create per la valorizzazione dei beni sottostanti. Algos è lo special servicer fully-captive interamente controllato da Algebris e costituito da più di 30 professionisti basati tra Milano e Roma. Algos, costituito nel 2019 per allineare gli interessi degli investitori e garantire l’integrazione tra i team di investimento e recupero, consente di risparmiare sulle servicing fee e costi di due diligence, a vantaggio degli investitori.
Per quanto riguarda Algebris Npl Fund III, ricordiamo che è stato lanciato nel febbraio 2020, ha effettuato il suo primo closing a quota 160 milioni di euro nel dicembre 2020 e dovrebbe effettuare quello finale a quota 500-750 milioni di euro entro dicembre di quest’anno. Il fondo è gestito dal team di investimento in Npl di Algebris, guidato da Gabriele Giorgi e Antonella Di Chio e composto da 6 professionisti. La strategia di investimento e la struttura del fondo sono in linea con i precedenti Algebris NPL Fund I, lanciato nel 2014, e Algebris NPL Fund II, lanciato nel 2016. Come i due precedenti fondi, anche Algebris NPL Fund III investirà principalmente in crediti in sofferenza assistiti da garanzie di primo grado su immobili di tipo residenziale e commerciale e su hotel situati in località di prestigio dell’Italia centro-settentrionale. La differenza del terzo fondo con i precedenti è che già dal lancio, l’Algebris NPL Fund III fa leva sull’esperienza e la competenza di Algos.
Algebris è stata fondata a Londra nel 2006 da Davide Serra ed è attiva sugli Npl di banche italiane dal 2014. Il team di investimento ha perfezionato sinora oltre 113 operazioni con 37 banche, per un valore di libro di circa 4 miliardi di euro, consolidando una quota di mercato di circa il 20%. Al 15 dicembre 2020, Algebris gestiva circa 16 miliardi di dollari e aveva uffici a Londra, Milano, Roma, Dublino, Lussemburgo, Boston, Singapore e Tokyo.