L’adozione dell’AI generativa (DefenseGpt) per la sicurezza informatica è destinata a crescere significativamente nel prossimo anno, con il 69% delle aziende che prevede di implementare questa tecnologia per la propria difesa. Tuttavia, il suo utilizzo impone una regolamentazione adeguata al fine di evitare possibili rischi e minacce.
DefenseGpt: la nuova frontiera della cyber security
L’Intelligenza Artificiale generativa nel campo della difesa (DefenseGpt) rappresenta la nuova frontiera della sicurezza informatica. Questa tecnologia utilizza algoritmi di apprendimento automatico per rilevare e rispondere alle minacce informatiche in tempo reale, fornendo una protezione più efficace e potente rispetto alle tradizionali soluzioni di sicurezza.
Secondo un sondaggio realizzato da PwC, nei prossimi 12 mesi le aziende aumenteranno i propri investimenti per la cyber security, nello specifico nella GenAI.
Il 77% degli intervistati ritiene che l’AI generativa contribuirà allo sviluppo di nuove linee di business nel prossimo triennio, mentre il 69% delle aziende ha l’intenzione di implementare i sistemi di AI generativa nella sicurezza informatica a partire dal 2024.
Violazioni informatiche in aumento
Questa esigenza nasce principalmente dall’aumento degli attacchi informatici a livello globale. Stando al sondaggio, il numero di imprese che ha subito una violazione dei dati, con un costo superiore ad 1 milione di dollari, è aumentata significativamente nell’ultimo anno, passando dal 27% al 36%.
Il settore sanitario risulta essere il comparto più colpito dagli attacchi cyber, con un costo medio di 5,3 milioni di dollari. Le organizzazioni con un fatturato superiore ai 10 miliardi di dollari riportano danni per 7,2 milioni di dollari, rispetto agli 1,9 milioni di dollari delle aziende con un fatturato inferiore al miliardo di dollari.
L’adozione di DefenseGpt per la protezione dei dati sensibili dagli attacchi informatici è diventata una priorità per le aziende di tutto il mondo. Con il continuo aumento delle minacce cibernetiche, le organizzazioni stanno cercando soluzioni avanzate per mantenere al sicuro i propri sistemi e le proprie informazioni sensibili.
Serve maggiore regolamentazione
Tuttavia, le opinioni riguardo l’ascesa della DefenseGpt sono piuttosto contrastanti. Oltre la metà delle aziende intervistate è scettico circa il suo utilizzo e prevede comporterà ulteriori minacce. Il 45% dei leader aziendali, invece, ha affermato che l’AI generativa può contribuire notevolmente a identificare, prevenire e risolvere le vulnerabilità dei sistemi informatici.
La GenAI potrebbe rivestire un ruolo cruciale per migliorare la sicurezza informatica in futuro, tuttavia, è importante considerare anche i rischi associati all’utilizzo di questo strumento. Circa il 35% degli intervistate ha sottolineato la necessità di sviluppare meccanismi di controllo e regolamentazione per garantire un uso responsabile e sicuro dell’Intelligenza Artificiale generativa. Questo implica la necessità di stabilire linee guida etiche per evitare abusi o manipolazioni da parte di soggetti malintenzionati.
In conclusione, l’AI generativa è vista positivamente da molti leader aziendali e tecnologici per il suo potenziale nel migliorare la produttività e la sicurezza informatica. Tuttavia, è necessario un impegno maggiore da parte delle aziende per applicare pratiche di sicurezza informatica adeguate e per investire nella formazione degli operatori di sicurezza.