Secondo Abi Lab, le operazioni finanziarie da dispositivo mobile sono in crescita: tutte le banche offrono servizi di digital banking tramite computer o app
Il digital banking cresce, soprattutto grazie ai servizi offerti dalle app. È quanto emerso dal report annuale dell’Osservatorio Digital Banking di Abi Lab, che ha fatto il punto della situazione circa lo sviluppo e le potenzialità dei servizi digitali per il settore bancario. Nello specifico, nel 2021 il mobile banking ha rafforzato la propria posizione come canale digitale di riferimento. Le operazioni effettuate tramite smartphone sono aumentate del 36%, in particolare per bonifici e giroconti (+44%). In aumento del 6% anche il volume delle operazioni effettuate da pc.
Tutte le banche coinvolte nello studio dichiarano di offrire servizi tramite internet banking e mobile banking. La metà offre app per tablet e un quarto per dispositivi indossabili (wearable). Ogni banca offre mediamente tre app ciascuna, comprese anche applicazioni ad hoc focalizzate su determinate funzionalità e segmenti di clientela. Il 42% delle banche offre servizi di digital banking legati ai prestiti. In questo senso, l’internet banking si conferma il canale principale di riferimento, così come per gli ambiti assicurazione e investimenti.
Nel 2022, il 21% degli intervistati prevede l’introduzione sul canale mobile del servizio di aggregazione dei conti per il cliente retail, ampliando al 59% il bacino di realtà che lo offrono. Lo studio evidenzia, inoltre, una forte attenzione per le funzionalità legate ai pagamenti, agli strumenti di gestione personale della spesa e ai servizi di assistenza alternativi al contatto telefonico.
Con l’aumento dei servizi digitali, il mondo bancario si concentra anche sulla lotta al crimine informatico. Nel 2021, le banche italiane hanno investito oltre 350 milioni di euro in cyber security. In parallelo hanno avviato attività e iniziative di contrasto al cyber crime relative alla formazione del personale, alla sensibilizzazione dei clienti e ad un’attenta e continua azione di monitoraggio, conciliando protezione, riservatezza e sicurezza con l’esigenza della clientela di fare operazioni in mobilità in modo facile e veloce.
Inoltre, la maggior parte delle banche ha avviato collaborazioni inter-settoriali per rispondere in modo positivo alle esigenze del cliente. Un esempio è il CertfIn – Cert Finanziario Italiano, un’iniziativa cooperativa pubblico-privata promossa da Abi e Bankitalia, finalizzata ad innalzare la capacità di gestione dei rischi cibernetici degli operatori bancari e finanziari.