Lieve calo di cessioni nel primo trimestre 2020, gli esperti del settore temono per ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi.
L’impatto della pandemia da Covid-19 deve ancora mostrare il suo vero volto per quanto riguarda il mercato degli Npl, anche se le previsioni non sono certo delle migliori. Il numero di transizioni di crediti deteriorati nel primo trimestre del 2020 ammonta a 73 operazioni. Un numero pressocché invariato rispetto allo stesso periodo del 2019 quando le cessioni di Npl furono 76. Tuttavia, a preoccupare gli esperti del settore non sono tanto i dati che riguardano i primi tre mesi dell’anno, poiché gran parte delle operazioni era già stata stabilita in precedenza, ma quello che succederà nei mesi a venire.
Dal sondaggio condotto da Credit Village emerge che tra gli addetti ai lavori il quadro rimane ad oggi poco chiaro, con il 47,1% di essi che afferma che le cessioni di Npl aumenteranno, il 23,5% che diminuiranno, mentre il 29,4% che rimarranno stabili. In ogni caso, per l’86,3% i prezzi medi di vendita dei portafogli scenderanno e si assisterà ad un boom delle transazioni sul mercato secondario. La maggior parte degli esperti ritiene che la garanzia dello stato nelle cartolarizzazioni con GACS verrà escussa. Per circa la metà le probabilità sono molto alte.
Il 64,7% dei professionisti che operano nel mercato del credito afferma inoltre che il blocco delle attività avrà un impatto rilevante sul mercato dei non performig loans, per il 27,5% addirittura devastante. Per il 66,6% i crediti deteriorati aumenteranno in modo esponenziale nei prossimi 12 mesi, mentre per l’82,4% degli addetti ai lavori le performance di recupero caleranno. Il 98% tra investitori e servicer ammettono che apporteranno delle modifiche nei loro business plan di collection dei portafogli acquisiti nell’ultimo triennio.
Infine, per quanto riguarda il mercato immobiliare, gli esperti ritengono che i prezzi medi degli immobili in vendita sul mercato libero scenderanno ma in maniera non importante (64,7%), mentre i tempi di liquidazione degli asset immobiliari a garanzia si allungheranno di molto (74,5%). Per il 62% di essi invece aumenterà l’utilizzo delle Reoco.