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ESG e reddittività: l’incastro c’è

Ne abbiamo parlato un mese fa alla CreditWeek – Fiera del Credito 2024: le aziende che investono nella sostenibilità registrano performance finanziarie migliori. Lo ha dimostrato di recente anche una ricerca di Consob che ha evidenziato una correlazione positiva tra elevati punteggi ESG e alti livelli di EBIT.

Da diversi anni, il concetto di “sostenibilità” è diventato cruciale nelle nostre vite, compresa quella lavorativa e aziendale. Tuttavia, molte organizzazioni mostrano ancora una sorta riluttanza nell’investire in pratiche sostenibili. Questo comportamento è dettato principalmente dai costi elevati iniziali, dall’incertezza di un ritorno nell’investimento, ma anche da una cultura aziendale resistente al cambiamento, che vede in questo genere di iniziative qualcosa di poco importante.

Ne abbiamo discusso anche durante l’ultima edizione della CreditWeek – Fiera del Credito. In particolare, uno dei panel in programma s’intitolava “ESG e Credito: l’attenzione alla sostenibilità attrae i capitali”. L’evento in questione si è concentrato sulla correlazione positiva tra credito e sostenibilità. In pratica, si evidenziava come le aziende sostenibili fossero maggiormente finanziabili rispetto alle altre.

Il fatto è che per molto tempo si è pensato che le iniziative green non fossero qualcosa di così rilevante a livello strategico e di business. Invece, i dati ci stanno dimostrando il contrario, come confermato di recente anche da uno studio di Consob. Secondo la Commissione Nazionale per la Società e la Borsa, infatti, ci sarebbe una stretta correlazione tra sostenibilità e performance finanziarie.

Lo studio, condotto su un campione di 850 aziende, ha evidenziato come le imprese con alti punteggi ESG tendano a registrare EBIT (utile operativo) superiori. Inoltre, le aziende sostenibili dimostrano una maggiore resilienza e capacità di gestione dei rischi, portando a performance finanziarie migliori.

Dalla ricerca, è emerso anche che dei tre pilastri (ambientale, sociale e governance), il primo ha mostrato un maggiore impatto sulla reddittività delle aziende. Gli investimenti in sostenibilità non hanno un vantaggio soltanto in termini di risultati finanziari, ma hanno maggiore appeal nei consumatori e nell’attrarre investitori e capitali.

Tornando al discorso di prima, e anche a quanto discusso in occasione della CreditWeek, appare evidente quindi che adottare pratiche sostenibili (ma adottarle davvero!) non è soltanto una questione etica, o dettata da pressioni sociali e normative, ma vantaggiosa anche dal punto di vista finanziario.

Questo si traduce in un miglioramento della reputation aziendale, maggiori probabilità di accedere a condizioni di finanziamento favorevoli, maggiore risparmio sui costi operativi, capacità di attrarre investitori e capitali. Insomma, un notevole vantaggio competitivo a lungo termine.

Oltre che un bene per il nostro pianeta e per le nostre vite.

Che alla fine è l’aspetto più importante, no?

Alla prossima!

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