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Garanzia MCC e merito creditizio: la banca è esonerata dalla verifica delle condizioni economiche del soggetto finanziato?

Gli istituti di credito, anche in presenza di garanzia MCC, sono tenuti a verificare le condizioni economico-finanziarie del soggetto finanziato. Una valutazione adeguata del merito creditizio è necessaria. Senza adeguati controlli il mutuo può essere dichiarato nullo, e la garanzia inefficace.

La garanzia pubblica di Mediocredito Centrale (MCC) rappresenta uno strumento fondamentale per le piccole e medie imprese (PMI) che intendono ottenere liquidità.

Garanzia MCC e merito creditizio: le responsabilità della banca

In base alle disposizioni operative del Fondo di Garanzia per le PMI, la banca richiedente è responsabile dell’istruttoria del finanziamento, inclusa la valutazione del merito creditizio dell’impresa beneficiaria. Questa responsabilità implica l’obbligo di raccogliere e analizzare le informazioni finanziarie e patrimoniali utili per la concessione del credito.
Una valutazione inadeguata del merito creditizio può avere importanti ripercussioni. La banca è tenuta ad adottare a una condotta diligente e professionale attraverso un’analisi attenta del merito creditizio durante l’istruttoria preliminare alla concessione del finanziamento.
L’operatore bancario deve accertare le condizioni economico/finanziarie del soggetto finanziato, disponendo di dati sempre aggiornati.

Il caso di Torino

Con la sentenza del Tribunale di Torino n. 4416 del 2 agosto 2024 abbiamo la conferma che le banche non sono esonerate dalla verifica del merito creditizio, anche quando il finanziamento è assistito da garanzia pubblica. La banca è tenuta infatti a raccogliere e valutare adeguatamente tutti gli elementi necessari per la verifica del merito creditizio dell’impresa richiedente. In particolare, la banca deve acquisire e conservare la documentazione contabile e le informazioni relative alla situazione economica e finanziaria dell’impresa.
La garanzia è considerata inefficace se viene concessa sulla base di dati, notizie o dichiarazioni mendaci, inesatte o reticenti che sarebbero potute essere verificate con la dovuta diligenza professionale.

Il caso di Verona

A riprova del fatto che la valutazione del merito creditizio da parte dell’istituto creditizio durante l’istruttoria preliminare alla concessione del finanziamento sia prevista dalle norme e dalle disposizioni di vigilanza nonché dai criteri generali di diligenza professionale ex art. 1176, comma 2, codice civile troviamo una sentenza del Tribunale di Verona del 16 dicembre 2024.
Nel caso di specie l’ultimo bilancio disponibile del soggetto finanziato era quello del 31 dicembre 2018. La banca, tuttavia, ha reso noto di aver accertato la situazione prima della concessione del mutuo, prendendo in considerazione anche i dati relativi al periodo del lock down, nonostante tutte le difficoltà riscontrate in conseguenza della pandemia da Covid-19. 
L’istituto era dunque a conoscenza della condizione di insolvenza della società e ciononostante ha deciso di erogare il finanziamento.
La mancata o insufficiente verifica del merito creditizio può dunque comportare l’inopponibilità del contratto di mutuo in caso di fallimento dell’impresa finanziata. In base a quanto stabilito con la sentenza del Tribunale di Verona, se la banca è consapevole della condizione di insolvenza dell’impresa al momento dell’erogazione del finanziamento, il contratto di mutuo può essere dichiarato nullo. In tal caso, la garanzia statale fornita dal MCC non è opponibile al fallimento dell’impresa, con conseguente pregiudizio per l’istituto di credito.
La garanzia MCC non esonera infatti le banche dall’obbligo di una valutazione approfondita del merito creditizio delle PMI. Le banche devono adottare procedure adeguate nell’istruttoria delle pratiche, assicurandosi che tutte le informazioni siano verificate e conformi alla normativa vigente. Solo attraverso un’accurata valutazione del rischio è possibile garantire l’efficacia della garanzia e la protezione degli interessi pubblici e privati coinvolti.

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