I giovani italiani soffrono di sovra-indebitamento a causa di una mancanza generale di istruzione e conoscenza in ambito finanziario. È quanto emerso da una recente indagine di Kruk. Il Veneto è la regione in Italia con il più alto tasso di giovani indebitati.
Kruk: giovani sempre più indebitati, Veneto maglia nera
L’Italia si trova di fronte ad una nuova sfida in campo finanziario, che per certi versi non ha eguali in Europa. Si tratta dei debiti contratti dai cittadini del Belpaese, stretti nella morsa dell’inflazione e del caro vita, che ha contrassegnato i tempi recenti. In particolare, questo problema ha effetti sempre più evidenti sui giovani, che purtroppo risultano essere sempre più indebitati.
Nel suo ultimo report, Kruk, società operante nel mercato della gestione del credito, ha evidenziato un aumento significativo di giovani italiani, appartenenti alla Gen Z e Millennials, in difficoltà finanziarie. Nello specifico, il Veneto risulta la regione con la percentuale più alta di giovani indebitati, con il 4,23% della Generazione Z alle prese con problemi finanziari.
Entrando nel dettaglio dello studio, una delle principali cause di questo sovra-indebitamento riguarda la mancanza di istruzione e conoscenza di concetti finanziari basilari, che può portare a scelte finanziarie incaute e dannose.
In Italia si fa poca educazione finanziaria
Ci sono diverse cause che contribuiscono all’incremento del numero di giovani indebitati. In prima istanza, l’aumento del costo della vita è sicuramente un fattore significativo, con i giovani che si trovano a dover affrontare spese sempre più elevate senza avere una solida comprensione di come gestire i propri soldi. L’educazione finanziaria nelle scuole, infatti, è spesso inadeguata, lasciando i giovani con profonde lacune in una materia così importante e delicata.
Un’altra causa del sovra-indebitamento dei ragazzi è legata all’incapacità di rinunciare a beni ed esperienze non sostenibili. I giovani italiani spesso si sentono spinti ad acquistare oggetti di lusso o a vivere esperienze costose, per apparire o cercare di imitare i propri idoli. Tuttavia, senza considerare le implicazioni finanziarie sul lungo termine che queste scelte possono avere.
Infine, è interessante notare come sempre più giovani considerano i loro coetanei fonti autorevoli di educazione finanziaria, cercando consigli dai loro pari, invece che da famigliari e adulti. Questo fenomeno può essere attribuito all’aumento dell’uso dei social media e alla possibilità di confrontarsi con persone della stessa età che vivono situazioni simili.
L’importanza di un intervento nazionale
Per far fronte a una situazione simile, è perciò indispensabile un intervento coordinato su larga scala. A partire dall’istituzione di programmi di educazione finanziaria nelle scuole, per aiutare i giovani a colmare il gap di conoscenze e fornire loro gli strumenti necessari per prendere decisioni finanziarie intelligenti e consapevoli.
Inoltre, è importante sensibilizzarli su alcune tematiche specifiche, come l’importanza del risparmio, dell’investimento e della gestione delle proprie finanze. È necessario vengano prese misure concrete e efficaci per affrontare questo problema, fornendo alle giovani generazioni strumenti e conoscenze finanziarie adeguate al fine di prendere decisioni informate sulle loro finanze personali.
Solo così potremo sperare di invertire questa tendenza negativa e creare una generazione futura più consapevole e finanziariamente stabile.