Nei giorni scorsi il Governo italiano ha esercitato il Golden Power su Pirelli per limitare l’influenza dei soci cinesi di Sinochem. Si tratta di un “potere speciale” di cui uno Stato può avvalersi per limitare o bloccare alcune operazioni societarie e tutelare l’interesse e la sicurezza nazionali.
Golden Power: di cosa si tratta e perché è importante
Nelle ultime settimane, il termine “Golden Power” è salito alla ribalta dalle cronache con il caso Pirelli (e in seguito con il caso Electrolux). Il Governo italiano ha esercitato il proprio diritto di esprimersi su un’operazione societaria che avrebbe consentito al principale azionista di Pirelli, la cinese Sinochem, di acquisire maggior poteri e influenzare le decisioni importanti. Questo strumento governativo, infatti, consente a uno Stato di intervenire direttamente o indirettamente nel controllo delle imprese di rilevanza strategica per salvaguardare gli interessi nazionali e garantire la sicurezza.
Introdotto formalmente nel 2012 dal Governo Monti, il Golden Power è stato esercitato molte volte finora. Negli ultimi anni, questo strumento è diventato sempre più rilevante nel campo delle politiche economiche e delle relazioni internazionali. I Governi successivi hanno ampliato i suoi ambiti d’azione che includono settori strategici come la difesa, la sicurezza nazionale, l’energia, i trasporti e le comunicazioni. Di recente, sono stati inseriti anche i comparti della sanità, dell’alimentazione, della finanza e delle assicurazioni.
Il Golden Power ha come obiettivo principale quello di proteggere gli interessi nazionali e la sua applicazione dipende dal contesto. Tuttavia, in ogni caso, le aziende che operano in questi settori sono tenute per legge a comunicare alla Presidenza del Consiglio eventuali cambiamenti nel controllo delle stesse, come acquisizioni societarie o cambio nella governance dell’impresa.
Come funziona e quando si applica il GP?
Il Golden Power, di fatto, è un’autorità speciale che consente a un Paese di prendere decisioni chiave o di influenzare l’operatività di un’azienda. Questo potere può essere utilizzato per approvare o respingere fusioni e acquisizioni, limitare la partecipazione di investitori stranieri, imporre restrizioni sul trasferimento di tecnologie sensibili o stabilire requisiti di sicurezza per le imprese del settore strategico.
Il Golden Power può essere applicato in diversi contesti e situazioni. Ad esempio, uno Stato può servirsene per proteggere la propria indipendenza energetica, impedendo a investitori stranieri di acquisire le aziende del settore e minacciare la sicurezza dell’approvvigionamento o la stabilità dei prezzi. Può essere utilizzato anche per garantire che le infrastrutture critiche, come le reti di telecomunicazioni o i sistemi di trasporto, rimangano sotto il controllo nazionale per proteggere la sovranità e prevenire possibili minacce alla sicurezza nazionale.
In particolare, il Golden Power può diventare particolarmente rilevante quando sono coinvolte le tecnologie emergenti. Settori come l’Intelligenza artificiale, la robotica avanzata, la crittografia o la biotecnologia potrebbero richiedere un intervento governativo per garantire che gli sviluppi tecnologici critici non siano sfruttati da entità esterne che potrebbero danneggiare l’economia o la sicurezza del Paese.
In un’epoca in cui la globalizzazione e l’interconnessione rappresentano lo status quo, il Golden Power continua ad essere uno strumento di grande rilevanza e oggetto di dibattito nelle politiche economiche internazionali. Tuttavia, il suo utilizzo dev’essere calibrato con cura. Da un lato, è necessario proteggere gli interessi nazionali, ma dall’altro è importante preservare un ambiente favorevole agli investimenti stranieri e promuovere la sana concorrenza nel mercato globale. La trasparenza, la chiarezza e l’equità nella valutazione delle decisioni sono elementi fondamentali per evitare eventuali abusi e favoritismi.
