I giovani under 25 stanno rivoluzionando il modo di fare acquisti e pagare. Smartphone, app e formule innovative come il “buy now pay later” sono al centro delle abitudini giovanili, mentre il contante è sempre meno utilizzato.
Il 66,5% dei giovani under 25 acquista online con il telefonino
I giovani italiani, in particolare quelli che appartengono alla così detta Gen Z, stanno rivoluzionando il modo in cui si fanno acquisti e si gestiscono i pagamenti.
Secondo la recente ricerca Netcomm NetRetail 2023, circa sette giovani su dieci sotto i 25 anni di età preferiscono lo smartphone per effettuare acquisti, abbracciando il contactless, le app e formule innovative come il “buy now pay later” (compra ora, paga dopo). Una delle piattaforme che sta guadagnando più popolarità in questo contesto è Satispay, valutata un miliardo di euro e con oltre 700 mila utenti della Gen Z.
La tendenza è chiara: il 66,5% dei giovani under 25 acquista online tramite smartphone, seguiti dal 59,6% dei consumatori tra i 25 e i 34 anni e dal 52% tra i 35 e i 40 anni. L’utilizzo delle app supera quello dei siti web (87,6% contro il 30,4% dei casi) e Satispay è protagonista assoluta in questo scenario, utilizzata dal 72% dei giovani tra i 18 e i 26 anni per pagamenti nei negozi fisici e virtuali.
Ma Satispay non è l’unica piattaforma apprezzata dalla Gen Z. TicketSms, che permette all’utente di rateizzare in piccole cifre il pagamento di un bene acquistato, è utilizzata dal 56% degli under 25. Il sistema “buy now pay later” sta prendendo sempre più piede tra i consumatori di 25-40 anni ed è utilizzato soprattutto nella moda e nell’e-ticketing, l’acquisto on line di biglietti per eventi sportivi o musicali. Inoltre, la Gen Z si distingue anche per l’attenzione all’economia circolare, con il successo di Vinted, piattaforma di capi di seconda mano, riflettendo la crescente preferenza per i prodotti usati.
Diminuiscono i pagamenti in contanti anche per le imprese
La ricerca Netcomm NetRetail 2023 ha evidenziato un cambiamento generale nei pagamenti, con il cash sempre meno utilizzato, influenzato anche dal periodo post-Covid che ha favorito l’adozione dei pagamenti digitali. Secondo la BCE, dal 2016 al 2022 la quota di pagamenti in contante presso i punti vendita italiani è scesa dall’86% al 69% in termini di numero, e sotto il 50% in termini di valore di denaro scambiato. Comodità, rapidità e sicurezza sono le principali motivazioni alla base di questo cambio di tendenza.
Anche le imprese non sono estranee a questa trasformazione, come indicato da una ricerca Mastercard del giugno 2023, che rivela il superamento dell’utilizzo delle carte (27,9%) rispetto ai contanti (23,3%) nelle preferenze delle piccole e medie imprese come futuro strumento di pagamento. Guardando al medio termine, i pagamenti tramite smartphone o dispositivi indossabili sono in cima alle preferenze delle imprese con il 48,8%, confermando un cambiamento irreversibile verso l’innovazione nel panorama dei pagamenti.