Quest’anno l’economia britannica sarà l’unica con una diminuzione del PIL e con una conseguente recessione.
Nel suo rapporto sullo stato attuale dell’economia mondiale, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha pubblicato le proiezioni per i prossimi anni. Nel 2023 l’economia mondiale crescerà più del previsto, con un aumento del Prodotto Interno Lordo (PIL) mondiale del 2,9%.
Il PIL crescerà in tutte le nazioni con un’economia avanzata, eccetto una: il Regno Unito. Si stima infatti che il PIL di quest’anno diminuirà dello 0,6%, portando il paese in uno stato di recessione.
Cosa vuol dire recessione?
Tecnicamente la recessione è definita come due trimestri consecutivi di diminuzione del PIL.
Il Regno Unito ha avuto una buona chiusura nel 2022, con un +1,9% nel terzo trimestre e un +0,4% nel quarto trimestre. Secondo molti economisti, tuttavia, questo aumento del PIL non sarà sufficiente ad evitare la recessione nel 2023. Infatti, la crescita dell’ultimo trimestre è stata molto più debole rispetto a quella precedente e per i prossimi trimestri sarà ancora in calo.
Le cause che porteranno il Regno Unito alla recessione
Nonostante nel testo del FMI non si faccia un esplicito riferimento alla Brexit, dagli analisti è considerata quale uno dei principali fattori che hanno contribuito alla crisi dell’economia britannica.
Un altro elemento è il tasso di inflazione, attualmente al 9,2%, anche se in calo rispetto al picco dell’11,1% toccato nel corso del 2022. Proprio per combattere l’inflazione, la Banca d’Inghilterra continua ad aumentare i tassi di interesse che hanno raggiunto il 4%, livello massimo degli ultimi 14 anni.
Le prospettive per il futuro
La previsione per il Regno Unito è di un solo anno di recessione poco profonda. Il tasso di inflazione dovrebbe scendere di due ulteriori punti percentuali entro la fine del 2023 grazie alle misure della nuova legge finanziaria. Il 2024 dovrebbe essere un anno di crescita (+1,3%), che riporterà l’economia britannica allo stesso livello pre-covid.
La situazione degli altri paesi
Nel 2023 persino la Russia, pesantemente colpita dalle sanzioni, riuscirà a fare meglio del Regno Unito, unico paese industrializzato a registrare il segno meno.
L’Italia nel prossimo anno avrà una crescita del PIL dello 0,6%, in media con la crescita prevista per l’Eurozona dello 0,7%.
Gli Stati Uniti saranno invece tra gli stati del G7 con la più alta percentuale di crescita del PIL (+1,4%).