Secondo una ricerca Younited più del 60% delle persone ha già richiesto tre o più prestiti nel corso della propria vita
Il 2021 è stato per il mercato del credito al consumo un anno di crescita, gli ultimi dati disponibili parlano di un ritorno ai volumi pre-pandemia, con una ripresa dei consumi e tassi bassi di interesse che agevolano le richieste di prestiti personali.
Ma qual è il profilo di un richiedente prestito? Come affronta la ricerca del credito, fase cruciale per la realizzazione di molti progetti di vita? Quali sono le ragioni del prestito? Cosa attira o scoraggia nel processo di sottoscrizione offerto dai vari attori del mercato?
Younited, fintech leader in Europa che semplifica la vita quotidiana di privati e aziende alla ricerca di soluzioni di credito e pagamento, si è posta queste domande e oggi svela i risultati di un innovativo studio paneuropeo condotto in Italia, Spagna, Germania, Francia e Portogallo. Realizzato con MixFactory, un istituto di ricerca indipendente, analizza in particolare il comportamento degli italiani in materia di credito.
“I precedenti lockdown hanno avuto un forte impatto sulle spese, i risparmi e i progetti degli italiani. Considerando che nel 2021 i volumi di credito al consumo sono tornati ai livelli pre-crisi, è importante capire come gli italiani percepiscano il credito al consumo. La nostra ricerca mostra che i vincitori nel settore del credito al consumo saranno quelli in grado di combinare processi automatizzati con un approccio umano al cliente. Umano e digitale non sono in antitesi, ma si completano a vicenda per fornire un’esperienza al cliente veloce, efficiente, sicura e soprattutto utile”, ha dichiarato Stefano Piscitelli, Managing Director di Younited Italia.
Il profilo tipico di un mutuatario di credito al consumo: più di 50 anni, situazione di lavoro stabile e almeno 3 prestiti stipulati
Tra gli individui che hanno contratto un prestito con Younited negli ultimi 12 mesi, la fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni è quella prevalente (il 10% in più rispetto alla media della popolazione italiana che ha avuto accesso al credito nello stesso periodo). Tre richiedenti prestito su quattro hanno una situazione stabile nella loro vita professionale (75%), e il 60% degli intervistati convive con un partner.
L’appetito degli italiani per il credito al consumo non manca: il 61% degli intervistati ha stipulato almeno 3 prestiti nella propria vita e 1 su 3 ne ha già sottoscritti più di 5. Nonostante questo, il mercato italiano, seppur dinamico, è però meno vivace dei suoi vicini europei: in Germania, il 46% degli intervistati ha contratto 5 o più prestiti, mentre in Francia la percentuale sale addirittura al 51%.
La frequenza per la richiesta di un prestito si attesta tra i 2 e i 5 anni ed è comunque legata al tipo di progetto; ad esempio, i progetti di vita e la richiesta di prestiti per liquidità sono quelli riconfermati più spesso in meno di 3 anni (23%).
Prestiti tra i 3.000 e i 20.000 euro per acquistare attrezzature, realizzare un progetto di vita o rispondere a un’emergenza finanziaria
L’acquisto di un’auto, il finanziamento di lavori di ristrutturazione, l’acquisto di beni per la casa e la realizzazione di un progetto di vita sono tra i principali motivi di utilizzo di credito al consumo e rappresentano l’84% delle domande di prestito.
In questo contesto, il credito è finalizzato soprattutto al miglioramento del comfort e della qualità della vita e l’importo varia per lo più (83%) tra 3.000 e 20.000 euro. Ricordiamo che il credito al consumo riguarda prestiti compresi tra 200 e 50.000 euro, escluso l’acquisto di immobili, e il periodo di rimborso è superiore ai 3 mesi.
La maggior parte di questi prestiti sono utilizzati per finanziare un progetto. Solo il 5% degli intervistati ha richiesto un prestito per urgenti necessità di liquidità, dunque per far fronte agli imprevisti della vita. In questo caso, la maggioranza prende in prestito tra i 3.000 e i 20.000 euro.
Infine, in Italia il 29% degli intervistati usa il credito al consumo per consolidare i propri debiti, rendendo Younited la piattaforma di riferimento tra i diversi istituti di credito per questo tipo di esigenza, prendendo in prestito somme superiori a 20.000 euro.
Nel 2021, di fronte alle offerte delle banche tradizionali, il 57% degli italiani si è rivolto ad un istituto di credito per ottenere un prestito. Una tendenza simile si osserva anche in Portogallo (53%) e in misura minore in Francia (40%). In Italia, la percezione complessiva sugli istituti di credito è positiva (nel 36% dei casi) e anche migliore rispetto a quella delle banche (27%). In particolare l’opinione positiva è generata da una maggiore rapidità di risposta alle richieste di prestito, un’interfaccia utente molto semplice e, aspetto non trascurabile, un più elevato senso di sicurezza.
Tuttavia, in termini di utilizzo, gli italiani tendono a rivolgersi a una banca tradizionale per finanziare progetti superiori ai 30.000 euro e si affidano agli istituti di credito per progetti più piccoli, di circa 3.000 euro (come per l’acquisto di accessori per la casa). In dettaglio, le persone si rivolgono agli istituti di credito per l’acquisto di un’auto (41%), di arredamento per la casa (26%), per esigenze di liquidità (3%) o per lavori di ristrutturazione (14%). Infine, per situazioni di consolidamento del debito, sia le banche che gli istituti di credito sono contattati dall’8% dei sottoscrittori.
Una ricerca orientata principalmente dalla fiducia nell’istituzione e dal costo complessivo del prestito
Nel 2021, circa due terzi degli italiani (62%) ha cercato informazioni tramite Internet prima di contrarre un prestito al consumo. Questa evoluzione digitale è consolidata anche in quasi tutti i Paesi europei oggetto della ricerca: Germania (66%), Spagna (64%), Portogallo (59%), chiude la Francia con il 48%. Nonostante questo, in Italia soltanto il 7% delle sottoscrizioni dei prestiti avviene online, contro il 16% degli altri mercati.
Ma in termini assoluti, la scelta dell’erogatore di credito dipende da tre criteri: il costo complessivo (39%), la chiarezza dell’offerta (27%) e il tempo di risposta (27%).
Questo è particolarmente vero per i clienti italiani di Younited che favoriscono la rapidità di risposta (40%), la velocità di disponibilità dei fondi (40%) e il costo del prestito (38%).
Quando si parla di costo del prestito, i consumatori italiani si concentrano maggiormente sul TAEG (52%), sul costo totale (40%) e sul tasso nominale (32%, contro il 12% della media degli altri Paesi).
In tutti i mercati presi in considerazione dalla ricerca di Younited, il costo del prestito è uno dei primi tre criteri per scegliere un provider.
Un mercato che è stato scosso dalla tecnologia digitale e che deve prendersi cura delle sue relazioni con i clienti
Younited, pioniere del 100% online, rinnova la propria offerta puntando sull’innovazione, la semplicità e la velocità, con tempi rapidi di risposta ed erogazione di fondi entro le 48 ore. Fatta eccezione per i progetti più complessi, il 70% dei prestiti per l’acquisto di un’auto, accessori e arredamento per la casa e per esigenze di liquidità vengono approvati in meno di una settimana.
Con la crescente digitalizzazione del mercato, la qualità dell’interazione con il cliente durante tutto il percorso di sottoscrizione rimane un fattore chiave per la conversione e la soddisfazione del consumatore. Infatti, il 39% dei clienti avrebbe interrotto il processo di abbonamento se non avesse potuto parlare con un consulente.
Tre quarti dei clienti ha avuto un’interazione con il proprio istituto di credito dopo aver ricevuto il finanziamento. In questo contesto, Younited si distingue per il proprio servizio clienti ottenendo un giudizio positivo nel 94% dei casi (contro il 70% della media degli altri istituti di credito).
Un costo competitivo e tempi di risposta rapidi non sono più gli unici argomenti necessari per soddisfare i clienti italiani ed europei.