L’analisi di Intrum Law Italy, presentata durante l’evento NPL Day all’interno della Fiera del Credito, evidenzia come la durata e il costo dei processi giudiziari incidano sul recupero dei crediti
Nonostante i numerosi interventi normativi attuati per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, l’Italia continua ad avvertire significativi problemi in termini di durata e costi dei processi civili. È quanto si evince dall’analisi di Intrum Law Italy, presentata durante l’evento NPL Day tenutosi all’interno della Fiera del Credito di Milano il 14 giugno scorso, e intitolata “L’incidenza delle tempistiche e i costi giudiziari nei portafogli NPLs”. Il Belpaese infatti impiega oltre 500 giorni per concludere una causa civile in primo grado, davanti soltanto a Cipro che ne impiega oltre 600 e lontana anni luce dalle capoliste Lussemburgo, Belgio e Lituania dove un procedimento legale viene chiuso in circa tre mesi. Il tutto nonostante in Italia si spenda circa 90 euro per abitante per i tribunali, più o meno quanto il Belgio, ma con risultanti ben diversi.
Lo studio di Intrum si è soffermato in particolare sui costi e sui tempi di in processo civile per il recupero dei crediti, questione molto delicata per imprese, artigiani e piccoli commercianti. I dati rilevati dimostrano che in Italia per il completamento di un’azione giudiziale di recupero del credito avviata con ricorso per decreto ingiuntivo viene impiegato un tempo nettamente superiore rispetto alle tempistiche massime attese dai creditori (ovvero 249 giorni), con una media che si aggira invece intorno ai 328. La ricerca ha preso in esame tutte le città sede di Corte d’Appello e tra i fori peggiori risultano Napoli con 658 giorni, Taranto con 622 giorni e Catania con 609 giorni.
Gli stessi dati sono stati raccolti anche per i procedimenti pendenti davanti al Giudice di Pace. La media rilevata è di 340 giorni, ben lontana dal tempo massimo previsto di 249 giorni. I fori più critici rimangono sempre Napoli (746 giorni), Taranto (652 giorni) e Catania (569 giorni).
Non sono da meno i numeri che rivelano i costi di un intervento legale per il recupero crediti. Per espletare l’intero iter giudiziario, il creditore infatti deve sostenere mediamente una spesa che varia dai 600 ai 1500 euro, sulla scorta del valore della causa. A questi importi si aggiungono i compensi per il legale per la redazione del ricorso per decreto ingiuntivo, nonché quelli maturati in un’eventuale giudizio di opposizione. Ancora più oneroso l’esborso economico da parte del creditore per l’avvio e la gestione di una procedura esecutiva immobiliare. I numeri infatti dicono che per recuperare un credito da 85.000 euro si devono sostenere spese pari a oltre 20.000 euro.
Nonostante gli sforzi fatti finora, servono ancora interventi decisi e mirati per rendere più efficiente il sistema giudiziario italiano e diminuire il gap con i tribunali europei.