Secondo il report di Unioncamere, le medie imprese manifatturiere italiane crescono più del PIL, sono più produttive delle grandi imprese e delle omologhe tedesche e francesi
Le medie imprese manifatturiere italiane continuano a crescere, con ottime previsioni anche per il futuro. È quanto emerso dal XXI Rapporto realizzato da Unioncamere, Area Studi Mediobanca e Centro Studi Tagliacarne sull’andamento delle medie imprese italiane. Dopo il rimbalzo di fatturato nel 2021 (+19%), le prospettive di crescita per il 2022 sono altrettanto positive (+6,3%). Oltre il 60% prevede di investire nel prossimo triennio in transizione digitale ed ecologica. Il 52% che l’ha già fatto conta di superare i livelli produttivi pre-Covid entro la fine del 2022. Il 59% è pronto a cogliere (o si è già attivato per farlo) le opportunità di crescita derivanti dal PNRR. Le medie imprese manifatturiere sono anche molto attive sul fronte della sostenibilità sociale, del welfare e dell’inclusione. Un freno alla crescita purtroppo è rappresentato dal cambio generazionale: per 1 impresa su 4 il passaggio o non è perfezionato o rappresenta un ostacolo.
Il rapporto di Unioncamere ha evidenziato, inoltre, migliori performances da parte delle medie imprese rispetto a quelle grandi. In un arco temporale che va dal 1996 ad oggi, le medie imprese hanno superato le grandi imprese sulla crescita del fatturato (+108,8% vs +64,4%); sulla produttività (+53% vs +38,6%); sulla remunerazione del lavoro (+62,4% vs +57%); in termini di occupazione (+39,8% vs -12,5%). Nello stesso periodo, le medie imprese hanno superato il PIL nazionale del 34,1% e si sono imposte anche oltre confine. Nonostante la manifattura italiana presenti un ritardo del 17,9% rispetto a Germania e Francia, le medie imprese producono il 21,5% in più rispetto alle omologhe tedesche e francesi. Non a caso, nell’ultimo decennio, circa 210 medie imprese nazionali sono passate in mano straniera.
“Le medie imprese italiane sono la spina dorsale del capitalismo familiare italiano, come dimostra l’esperienza degli ultimi 25 anni” ha dichiarato il Presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “A ragione possono definirsi la locomotiva del nostro sistema imprenditoriale, rappresentando un fattore di resilienza e ammodernamento continuo del sistema produttivo, grazie ad una elevata capacità ad investire nella duplice transizione green e digitale, rispetto alla quale il capitale umano rappresenta l’asset intangibile più importante”.