Prolungato di 6 mesi, fino a giugno 2021, il termine per provvedere all’adeguamento dei requisiti patrimoniali.
La legge di Bilancio 2021 prevede la modifica dei requisiti patrimoniali richiesti per l’iscrizione nell’albo delle società private abilitate all’accertamento e alla riscossione delle entrate locali con riferimento ai comuni di minore dimensione.
In particolare, nella nuova legge di Bilancio 2021 appena approvata dal Parlamento, viene introdotta una terza soglia di capitale sociale, più bassa, relativa ai comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti.
La legge di Bilancio specifica che il capitale minimo interamente versato (in denaro o tramite polizza assicurativa o fideiussione bancaria) richiesto per lo svolgimento delle funzioni e delle attività di supporto propedeutiche all’accertamento e alla riscossione delle entrate nei comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti, è fissato in misura pari a 150 mila euro.
Restano invece invariate le precedenti soglie di capitale sociale interamente versato fissate in 500 mila euro e 1 milione di euro rispettivamente per i comuni da 100 mila a 200 mila abitanti e oltre i 200 mila abitanti.
L’emendamento a firma del Presidente della Commissione Finanze, Luigi Marattin, e dell’On. Marco Di Maio permette di sanare la situazione di stallo creata nel 2020 in relazione ai commi 807 e 808 della legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019) che non teneva conto della realtà delle aziende locali nei comuni più piccoli.
L’emendamento introdotto da Italia Viva differisce inoltre di sei mesi, dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021, il termine valevole, per i soggetti iscritti all’albo e alla relativa sezione speciale, per adeguare il proprio capitale sociale alle condizioni e alle misure richieste dalla norma.
“Il comparto della gestione del credito è formato per la maggior parte da piccole aziende specializzate, la legge di Bilancio 2020 poneva un limite importante all’operatività delle società a supporto degli enti locali ponendo requisiti economicamente insostenibili soprattutto nei comuni più piccoli, con ripercussioni importanti sull’economia e i servizi ai cittadini. Grazie all’emendamento proposto dal Presidente della Commissione Finanze, Luigi Marattin, e dell’On. Marco Di Maio la nuova normativa permette di sanare importanti inefficienze a beneficio della collettività e di tutti i contribuenti. Un ringraziamento particolare va all’On. Di Maio per l’attenzione alle istanze del settore”, ha dichiarato Francesco Vovk, Presidente di Unirec, l’Associazione di Confindustria SIT che rappresenta l’80% delle aziende e società che offrono servizi di gestione del credito.