Anche il 2014 si rileva un anno “infernale” per i fallimenti. Il quadro viene confermato anche dall’ultimo studio ed analisi di Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese di Cerved.
Oltre 8 mila sono i fallimenti dichiarati nel primo semestre del 2014, un'impennata del 10,5% rispetto lo stesso periodo dell'anno precedente, solo tra Aprile e Giugno più di 4 mila imprese hanno aperto una procedura fallimentare.
Le società di capitale sono le più colpite con una crescita del 12,9% nel primo semestre, rappresentando così circa i tre quarti del totale. Le società di persone hanno avuto una maggiorazione di procedure del 5,9%, mentre le restanti forme giuridiche del 1,8%.
Le aziende di servizi risultano soffrire maggiormente del contesto economico attuale difatti risultano le più danneggiate (+15,7%).
Le procedure fallimentari nel periodo in esame hanno interessato indistintamente tutta Italia, con percentuali ovunque a doppia cifra, ad eccezione del Nord Est, in cui si registra un aumento “solo” del 5,5% a quota 1,5 mila, livello più basso tra tutte le aree del paese. In crescita del 14% rispetto al primo semestre 2013 i fallimenti nel Mezzogiorno e nelle Isole, del 10,7% nel Nord Ovest e del 10,4% nel Centro.
di Cosimo Cordaro
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