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Mercato UTP: evoluzione e prospettive future

Mercato UTP: evoluzione e prospettive future

Il mercato degli UTP (Unlikely to Pay), crediti che si stima che difficilmente saranno pagati, non è mai fermo. Anzi, come tutti i mercati, si evolve, anche se può sembrare che lo faccia poco.

A partire dal 2020 i volumi dei crediti classificati come UTP, di difficile solvibilità, nei bilanci delle banche hanno superato quelli classificati come NPL, i crediti non performanti o deteriorati. Questa inversione di tendenza ha acceso i riflettori sul mercato UTP, attirando l’attenzione di investitori, gestori e operatori del settore.

Negli ultimi anni si è assistito a una crescita significativa del mercato, trainata dall’aumento delle cessioni di UTP dalle banche a investitori specializzati.

Evoluzione del mercato UTP

Nel 2023, il mercato UTP ha registrato un incremento di particolare rilievo, con oltre 7 miliardi di euro di crediti ceduti attraverso 75 transazioni. Si tratta di un dato in netta crescita rispetto agli anni precedenti: 5,7 miliardi nel 2022 e soli 2,2 miliardi nel 2021.

Questo trend positivo è dovuto principalmente all’attivismo dei fondi specializzati, che hanno assunto un ruolo centrale nel settore. I fondi mobiliari ad apporto, in particolare, hanno rappresentato lo strumento più utilizzato per le cessioni di UTP, consentendo alle banche cedenti di conferire le proprie posizioni e di assumere una quota di partecipazione nel fondo stesso.

Fattori di crescita

Diverse ragioni hanno contribuito alla crescita del mercato UTP negli ultimi anni. Tra queste, si possono annoverare:

  • aumento di UTP nei bilanci delle banche: come già accennato, questi volumi hanno superato quelli di NPL, diventando la principale sfida creditizia per il sistema bancario italiano.
  • esigenza delle banche di ridurre il proprio RWA (Risk Weighted Assets): la cessione di UTP rappresenta per le banche un’opportunità per alleggerire il proprio bilancio e migliorare il proprio profilo di rischio.
  • ingresso di nuovi investitori nel mercato: l’elevato potenziale di rendimento del mercato UTP ha attirato l’interesse di un numero crescente di investitori, ampliando la base di potenziali acquirenti.
  • evoluzione del quadro normativo: l’introduzione di nuove normative, come il Decreto “Sviluppo” del 2022, ha favorito la cessione di UTP da parte delle banche.

Prospettive future

Le prospettive future per il mercato UTP appaiono positive. Si stima che nei prossimi anni i volumi di crediti ceduti continueranno ad aumentare, raggiungendo livelli significativi.

Diverse ragioni supportano questa previsione: Tra queste, l’elevato stock di UTP ancora presente nei bilanci delle banche, che si stima abbia un valore complessivo ammontante a circa 200 miliardi di euro; la crescente attenzione degli investitori, perché il mercato UTP continua ad attrarre l’interesse di investitori, sia domestici che internazionali, alla ricerca di opportunità di rendimento alternative; l‘evoluzione degli strumenti di gestione, in quanto lo sviluppo di nuovi strumenti e strategie di gestione dei crediti UTP sta contribuendo a rendere il mercato più efficiente e attrattivo.

Tuttavia, alcune sfide rimangono aperte. Tra queste, l‘impatto dell’andamento economico, con un eventuale deterioramento che potrebbe comportare un aumento degli UTP e generare pressioni sul mercato degli stessi; l’elevata incertezza e complessità di questi crediti, perché la gestione di questi crediti richiede competenze specialistiche e un approccio flessibile; infine, la necessità di una maggiore armonizzazione normativa, perché la presenza di diverse normative e procedure per la gestione dei crediti UTP può ostacolare la fluidità del mercato.

Il ruolo dei fondi specializzati in UTP

Come già accennato, i fondi specializzati hanno assunto un ruolo centrale nel mercato UTP, diventando i principali acquirenti di crediti ceduti dalle banche. Questi fondi si caratterizzano per una elevata competenza nella gestione di crediti complessi e per la capacità di impiegare strategie di investimento innovative.

L’utilizzo dei fondi specializzati offre alle banche diversi vantaggi, tra cui accesso a capitali privati, smaltimento rapido dei crediti non core e competenze specialistiche.

L’evoluzione degli strumenti di gestione e l’impatto sul sistema bancario

Negli ultimi anni si è assistita a un’evoluzione significativa degli strumenti utilizzati per la gestione dei crediti UTP. Tra le principali novità si possono annoverare le cartolarizzazioni, gli accordi di ristrutturazione del debito e le sofferenze cartolarizzate (SC), che rappresentano una categoria di cartolarizzazioni che investono in crediti già classificati come NPL.

L’evoluzione di questi strumenti ha contribuito a rendere il mercato UTP più efficiente e trasparente, attirando un numero crescente di investitori e favorendo la cessione di crediti complessi.

La crescita del mercato UTP ha poi avuto un impatto significativo sul sistema bancario italiano. La loro cessione ha permesso alle banche di ridurre il proprio RWA, migliorare la redditività e, evidentemente, focalizzarsi sul core business.

Tuttavia, è importante sottolineare che la cessione di UTP non rappresenta una soluzione definitiva ai problemi del sistema bancario italiano. È necessario che le banche continuino a migliorare la propria gestione del credito e ad adottare strategie di prevenzione per ridurre la formazione di nuove sofferenze.

In sintesi

Il mercato UTP si è affermato come un segmento importante del panorama creditizio italiano, svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione delle sofferenze bancarie. Nonostante le sfide ancora aperte, le prospettive future per il mercato appaiono positive, grazie all’elevato stock di crediti cedibili, all’interesse degli investitori e all’evoluzione degli strumenti di gestione.

La crescita di questo mercato potrà contribuire a migliorare la solidità e la redditività del sistema bancario italiano, favorendo al contempo la ripresa economica del Paese.

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