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Mutui e prestiti, famiglie in difficoltà a pagare le rate

Nel 2022 una famiglia su due ha incontrato difficoltà a pagare le rate di mutui e prestiti a causa dell’inflazione e dell’aumento dei tassi d’interesse. Una famiglia su quattro è convinta che si troverà in difficoltà anche nei prossimi 12 mesi. La ricerca di Nomisma e Esdebitami Retake.

Mutui e prestiti: tante, troppe difficoltà per le famiglie italiane

Nel corso del 2022 la metà delle famiglie italiane circa ha incontrato difficoltà, più o meno gravi, a pagare le rate del mutuo e/o di un altro prestito. È quanto emerso da una recente indagine dell’Osservatorio “SalvaLaTuaCasa”, realizzata da Nomisma per conto di Esdebitami Retake, società benefit operante nel settore creditizio. L’inflazione e l’innalzamento dei tassi d’interesse su mutui e prestiti hanno pesantemente ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, costrette ad attingere ai propri risparmi o a ridurre spese e acquisti.

Il 37% degli intervistati ha ammesso di aver pagato le rate del mutuo con non poche difficoltà, mentre il 10% ha onorato il proprio debito ma con molte difficoltà. Per quanto riguarda le rate dei prestiti personali, invece, il 39% delle famiglie ha pagato con qualche difficoltà, mentre il 13% ha versato quanto dovuto ma incontrando molte difficoltà.

Il 2% del campione che ha accumulato ritardi nei pagamenti delle rate è tuttora in ritardo, mentre l’1% ha accumulato ritardi, ma è riuscito a recuperare i pagamenti insoluti. Sul fronte dei prestiti, invece, tali percentuali si attestano rispettivamente all’1% e al 3%.

In caso di difficoltà economica, le famiglie hanno cercato aiuto soprattutto nella propria rete familiare e amicale, per il 76% dei casi. In alternativa si sono rivolte agli operatori finanziari (37%), ad enti comunali e istituzioni (27%), alle realtà di volontariato (25%) e alla propria realtà lavorativa (8%).

Tagli alle spese superflue

Stando al sondaggio, il 36% degli intervistati è concorde nel dichiarare che la situazione economica della propria famiglia è lievemente peggiorata nell’ultimo anno. Per il 9%, invece, è nettamente peggiorata. Per far fronte all’aumento dei costi, la maggior parte delle famiglie italiane ha tagliato tutte le spese considerate superflue. Nello specifico, il 29% degli intervistati ha diminuito le spese per il tempo libero, il 27% per le attività culturali e il 21% per lo sport.

Il 65% degli italiani ha dichiarato di essersi sentito abbastanza o molto preoccupato nell’ultimo anno. Il 53% si è trovato a gestire situazioni di ansia e panico. Tuttavia, il futuro non sembra presentare buone aspettative. Il 35% delle famiglie prevede una situazione economica in ulteriore peggioramento, il 21% ritiene con ogni probabilità di potersi trovare in difficoltà nel corso del 2023 e per il 3% ciò rappresenta una certezza.

“In questa fase non favorevole del ciclo economico, in cui le famiglie italiane perdono potere d’acquisto a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo delle rate dei mutui (+50% in soli 3 trimestri) e dopo un periodo di crisi dettato dalla pandemia, tutelare il diritto all’abitazione deve essere una priorità” ha sottolineato Luigi Ursino, presidente di Esdebitami Retake. “Ci sono tante, troppe famiglie meritevoli che hanno visto peggiorare la propria situazione economica e che ora potrebbero trovarsi in difficoltà, pur avendo intenzione di rispettare gli impegni finanziari assunti”.

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