I prezzi dei mutui per l’acquisto di una casa sono molto diversi a seconda della regione in cui se ne fa richiesta.
Il report pubblicato da FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) riporta le cifre relative al costo dei mutui in Italia. I prezzi sono in continua ascesa in conseguenza della politica monetaria applicata dalla BCE.
Analizzando i dati pubblicati nel dossier emergono importanti differenze territoriali tra le diverse regioni italiane.
Prezzi e tassi dei mutui per regione
Per paragonare le cifre richieste nelle varie regioni d’Italia è stata presa in esame una richiesta di finanziamento della durata di 25 anni per l’acquisto di un immobile del valore di 150.000 euro.
La città con il prezzo più alto risulta essere Catanzaro con una rata mensile pari a 1000 euro. Quella più economica invece è Bologna, dove per lo stesso immobile vengono chiesti 800 euro.
I prezzi richiesti mensilmente nelle altre grandi città variano tra gli 821 euro di Roma, gli 841 euro di Milano e i 980 euro di Napoli.
A livello regionale si registrano i tassi più alti in quattro regioni del Sud. Il Molise è al primo posto con il 6,25%, seguito dalla Calabria con il 6,23%. Sempre oltre la soglia del 6% troviamo la Sicilia (6,14%) e la Campania (6,02%). Al contrario, troviamo sei regioni del centro-nord tra quelle con i tassi più bassi, inferiori al 5%. Quella con il tasso minore è l’Emilia-Romagna con il 4,03%, seguita poi da Lazio (4,24%), Lombardia (4,48%), Friuli-Venezia Giulia (4,50%), Valle d’Aosta (4,55%) e Piemonte (4,68%).
I tassi delle rimanenti regioni si attestano nella fascia compresa tra il 5 e il 6%.
Cosa si prevede per il futuro?
Ci si aspetta una discesa dei tassi di interesse su mutui e prestiti nel corso dei prossimi anni. Il costo del denaro dovrebbe aver quasi raggiunto il picco massimo ed è quindi attesa anche una futura diminuzione del livello di inflazione. La scelta del tasso variabile per i mutui diventerà quindi un’opzione meno conveniente per le banche che concederanno questi prestiti.
L’ultima inversione di tendenza della curva dei tassi c’è stata durante la crisi del 2008; precedentemente invece bisogna risalire alle recessioni del 2001 e del 1990.