Quando si pensa alle nazioni del mondo per quota di economia globale, tutti subito pensano a Stati Uniti e Cina. E dopo di loro?
I primi della classe
Visto che il 2022 si è appena concluso, possiamo ricordare molti traguardi storici dell’anno scorso, come il raggiungimento degli 8 miliardi di abitanti della Terra e il superamento dei 100.000 miliardi di dollari dell’economia globale.
Esaminiamo il PIL mondiale utilizzando gli ultimi dati disponibili del FMI, mostrando le maggiori economie e la quota di attività economica globale che rappresentano.
Quando si parla di economia globale, alcuni Paesi si distinguono come attori principali. Questi Paesi, che comprendono Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania e India, sono responsabili di gran parte dell’attività economica mondiale. In questo articolo esamineremo più da vicino ciascuno di questi Paesi e valuteremo il loro ruolo nell’economia globale.
Le prime tre economie del mondo
Gli Stati Uniti sono la più grande economia del mondo, con un PIL di oltre 25.000 miliardi di dollari. È anche la sede di molte delle aziende più grandi e influenti del mondo, tra cui Apple, Google e Amazon.
Gli Stati Uniti sono leader in diversi settori, tra cui la tecnologia, la finanza e la sanità, e la loro economia è fortemente influenzata dalla spesa dei consumatori (come tutte le nazioni sviluppate del mondo occidentale, anche se in USA questa percentuale è maggiore che altrove) e dall’innovazione (seconda nazione al mondo dopo la Svizzera).
La Cina è la seconda economia del mondo, con un PIL di oltre 18.000 miliardi di dollari. È un grande esportatore di beni e ha una classe media numerosa e in crescita dopo l’apertura ai mercati occidentali sul finire degli anni ‘90 del secolo scorso.
Negli ultimi anni, la Cina ha investito molto in infrastrutture, tra cui strade, aeroporti e porti, che hanno contribuito a stimolare la crescita economica. Tuttavia, l’economia cinese ha dovuto affrontare anche delle sfide, tra cui l’aumento del debito e il rallentamento della crescita, la prima dovuta ad un’enorme spesa pubblica negli ultimi 40 anni, la seconda sia per colpa della politica del figlio unico che, più recentemente, della pandemia.
Il Giappone è la terza economia mondiale, con un PIL di 4,3 trilioni di dollari. È un importante esportatore di automobili, elettronica e altri prodotti manifatturieri, e dispone di una forza lavoro altamente qualificata.
Negli ultimi anni l’economia giapponese ha dovuto affrontare alcune sfide. Tra queste il calo demografico (il Giappone è la nazione più vecchia del mondo) e una crescita economica lenta (la stagnazione giapponese dalla crisi degli anni ‘90 del secolo scorso è un case study formidabile), ma rimane un attore importante nell’economia globale.
Dopo il podio in quanto ed economia
La Germania è la quarta economia mondiale, con un PIL di oltre 4.000 miliardi di dollari (ed a perso due guerre mondiali, è sempre bene ricordarlo. Pensiamo a dove potrebbe essere se l’avesse vinte…).
È leader nella produzione e nell’esportazione di beni ed è sede di numerose aziende di livello mondiale, tra cui BMW, Mercedes-Benz e Siemens. La Germania è nota per la sua economia forte e stabile, e ha superato relativamente bene le sfide economiche degli ultimi anni, anche se ovviamente nemmeno lì è tutto rose e fiori.
L’India è la quinta economia mondiale (sorpresi? Non dovreste esserlo, perché proprio di recente ha superato l’ex colonizzatore, il Regno Unito, in questa classifica), con un PIL di oltre 3,46 trilioni di dollari.
Ha una popolazione numerosa ed in crescita (supererà la Cina tra poco), ed è sede di una serie di industrie in rapida espansione, tra cui la tecnologia e la sanità.
Negli ultimi anni l’India ha compiuto progressi significativi nella riduzione della povertà e nel miglioramento del tenore di vita, e si prevede che nei prossimi anni svolgerà un ruolo sempre più importante nell’economia globale.
Questi cinque Paesi, da soli, rappresentano più della metà dell’intero PIL mondiale nel 2022. Il 51%, per la precisione.
Aggiungendo altri cinque Paesi (Regno Uniti, Francia, Canada, Russia ed Italia, raggiungendo così i primi 10) si ottiene il 66% dell’economia globale. I primi 25 Paesi rappresentano ben l’84% del PIL mondiale.
Il resto del mondo, cioè le restanti 167 nazioni, rappresenta solo il 16% del PIL globale. Molte delle economie più piccole sono isole situate in Oceania.
Tuvalu ha il PIL più basso di tutti i Paesi, con soli 64 milioni di dollari. Tuvalu è una delle dodici nazioni con un PIL inferiore al miliardo di dollari.
Il futuro dell’economia mondiale
In conclusione, Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania e India sono i principali attori dell’economia globale, e sono responsabili di una quota significativa dell’attività economica mondiale. Ognuno di questi Paesi ha i propri punti di forza e le proprie sfide, e le loro economie sono influenzate da un’ampia gamma di fattori. Tuttavia, tutti svolgono un ruolo vitale nell’economia globale, e continueranno a farlo nei prossimi anni.
In vista del 2023 appena cominciato, c’è però molta incertezza economica. Molti esperti prevedono una breve recessione, anche se le opinioni divergono sulla definizione di “breve”.