L’inizio della terza edizione dell’Executive Programme in Gestione degli NPL della Luiss Business School è l’occasione per parlare delle novità sul fronte del mercato dei crediti deteriorati e dell’importanza di poter contare su professionisti specializzati in NPE.
NPL: nel triennio 2023-2025 operazioni per circa 84 mld di euro
In base alle previsioni del recente Market Watch NPL di Banca Ifis, nel corso del 2023 saranno completate transazioni Npe per 32 miliardi di euro, mentre nel triennio 2023-2025 si prevede che saranno portate a termine operazioni per circa 84 miliardi di euro.
L’evoluzione del mercato sarà caratterizzata da un crescente peso del secondario, guidato dallo sviluppo delle piattaforme di vendita e dalle cessioni da parte di operatori storicamente acquisitivi, dall’interesse degli investitori per i portafogli assistiti da GACS e dall’attività di nuovi operatori.
Il mercato primario, invece, sarà caratterizzato prevalentemente dal proseguo del processo di de-risking delle principali banche e dal potenziale moderato aumento dei nuovi flussi di deteriorato.
Delle evoluzioni del mercato dei crediti deteriorati abbiamo parlato con l’avv. Giuseppe Cavallaro, docente dell’Executive Programme in Gestione degli NPL della Luiss Business School.
Gli NPL sono uno dei temi del momento. In queste settimane si è infatti a lungo ipotizzato un intervento del Governo sugli NPL, che ha sollevato non poche perplessità da parte degli operatori del settore. Meloni ha poi annunciato che non era una priorità, ma resta alta l’attenzione sul tema. È effettivamente un ambito in cui il Governo dovrebbe intervenire?
Il Ddl che ha catalizzato l’attenzione questa estate faceva riferimento ai crediti deteriorati relativi all’arco temporale che va dal 1° gennaio del 2018 al 31 dicembre 2021 e, nello specifico, riguardava la possibilità per i debitori con debiti inferiori a milioni di euro di estinguere in modo definitivo le proprie posizioni pagando il prezzo di cessione al fondo o alla società terza maggiorato del 20%, bypassando, di fatto, le società di recupero.
Se un simile disegno di legge venisse approvato potrebbe mettere a rischio l’intera economia di questo settore, con performance più basse e un conseguente crollo dei prezzi, provocando un duro colpo per il mercato italiano degli NPL che ha attratto molti investitori internazionali.
Inoltre, se i fondi esteri smettessero di acquistare i crediti deteriorati del nostro Paese, le banche avrebbero più difficoltà a rivenderli, con un significativo impatto sulla capacità di concedere nuovi prestiti. Se il governo decidesse di intervenire dovrà dunque farlo prendendo in considerazione anche questi aspetti.
Un altro tema “caldo” in merito ai crediti deteriorati, è il recepimento della Direttiva UE. Che impatto avrà sul mercato italiano degli NPL?
La Direttiva europea sui crediti deteriorati (DUE) ha lo scopo di creare un mercato più efficiente, trasparente e aperto per i crediti deteriorati. Si applica ai crediti deteriorati di origine bancaria, che sono crediti che sono scaduti o sono in grave difficoltà di recupero, mentre non si applica ai crediti deteriorati di origine non bancaria, come i crediti al consumo o i mutui ipotecari.
L’impatto della DUE sull’Italia sarà significativo e complesso, del resto l’Italia ha un mercato dei crediti deteriorati con un valore stimato di 300 miliardi di euro ed è molto frammentato. La DUE ha il potenziale per migliorarne l’efficienza, riducendo i prezzi dei crediti deteriorati e migliorando la qualità dei servizi di gestione dei crediti.
Vista la complessità della materia e un contesto in continua evoluzione, formare figure che abbiano competenze in ambito NPL diventa più importante. Non a caso è in partenza l’Executive Programme in Gestione degli NPL della Luiss Business School. Cosa prevede il programma di studi?
Il programma offre un’overview sul mondo degli NPE toccando aspetti come: lo scenario macroeconomico, la classificazione delle diverse tipologie di NPE, le tecniche di NPE portfolio management, trend economici, fornendo metodologie, strumenti e tecniche per la gestione efficace ed efficiente di un portafoglio NPE, la pianificazione di cartolarizzazioni e ristrutturazioni dei debiti ceduti.
Grande spazio verrà dato alla valutazione di un portafoglio NPL, grazie all’uso di big data e data analytics, per poi andare a fare considerazioni sulla probabilità di ottenere un ritorno dell’investimento.
Il programma è rivolto a tutti i professionisti che intendono approfondire le tematiche più rilevanti e innovative della gestione degli NPL, in particolare a operatori del settore bancario e finanziario, tecnici e professionisti che operano nel campo della gestione delle crisi e del turnaround collegati alla cessione di crediti deteriorati e altre figure professionali che necessitano di nuove competenze nella gestione delle attività finanziarie deteriorate.