Nonostante la pandemia, nel 2020 il comparto del Fintech ha registrato una crescita dei ricavi del 31%, spinta in particolare dal segmento Lending e Pagamenti
Il settore del Fintech continua a crescere, spinto dalla digitalizzazione e sulla scia delle nuove esigenze degli utenti. È quanto emerso dall’ultimo Osservatorio Fintech PwC, condotto su oltre 400 aziende italiane, di cui 300 Fintech e 100 Techfin. Nonostante la pandemia, nel 2020 il fatturato complessivo delle aziende fintech è aumentato del 31%, un numero inferiore di appena tre punti percentuali rispetto al 2019. A guidare la crescita del settore ci hanno pensato in particolare il segmento del Lending (+26%) e dei Pagamenti digitali (+24%), che insieme rappresentano oltre il 60% dei ricavi del Fintech italiano.
Il Lending, con l’Insurtech, sono i due settori che hanno registrato una maggiore crescita di aziende (rispettivamente del 37% e del 22%). Entrambi i comparti sono stati in grado di rispondere alle nuove esigenze sorte a seguito della pandemia; il Lending in merito alla domanda di credito da parte delle PMI; l’Insurtech nel far fronte alla richiesta di tutela e protezione nel campo della salute e della cyber security. “Nonostante la pandemia, il Fintech italiano è cresciuto. Sono circa 50 le nuove aziende rientrate nell’Osservatorio PwC 2021, di cui oltre 20 quelle nate nel 2020 e nei primi mesi del 2021” ha sottolineato Marco Folcia, Partner Transformation FS PwC Italia. “Di 30 aziende non rientrate nell’analisi di PwC quest’anno, solo 20, pari al 7% sul totale, sono uscite dall’attività evidenziando la resilienza del settore”.
Le aziende Fintech hanno registrato, inoltre, delle buone performances anche in termini di reddittività, nonostante un’età media complessiva di appena 6,2 anni. Nel 2021, è aumentato anche il numero di aziende con un fatturato superiore al milione di euro, che ad oggi rappresentano il 20% del campione analizzato. Infine, nei primi 9 mesi del 2021, le aziende Fintech hanno attratto circa 400 milioni di euro di investimenti. Tuttavia, la maggior parte di essi si è concentrato su poche realtà, evidenziando ancora una volta una certa “debolezza” nel sostenere la crescita delle aziende e delle startup innovative.