Secondo l’ultimo rapporto di Cribis, in Italia i ritardi gravi nei pagamenti tra imprese raggiungono il 9,4%. Nel terzo trimestre del 2023, i settori che registrano il maggior incremento nei ritardi sono i trasporti e le costruzioni. Le imprese che presentano più criticità si trovano al Sud e nelle isole.
Pagamenti imprese: ritardi gravi al 9,4%
Con inflazione, crisi energetica e instabilità geopolitica, anche il problema del ritardo nei pagamenti si sta aggravando ulteriormente. È quanto emerso di recente dallo Studio Pagamenti di Cribis, secondo il quale, anche nell’ultimo anno, continuano ad aumentare i pagamenti con più di 30 giorni di ritardo.
Dal terzo trimestre del 2022 allo stesso periodo del 2023, i pagamenti gravi sono passati dal 9,1% al 9,4%. Un aumento sensibile, ma significativo rispetto al periodo che il Paese sta attraversando. Viceversa, la percentuale di aziende italiane che pagano puntualmente ha subito una lieve flessione (dal 41,2% al 41,1%)
Il tempo medio nazionale dei pagamenti è di 71 giorni. Le microimprese presentano un tempo medio di pagamento migliore della media nazionale, ossia di 69 giorni. Il 42,8% delle microimprese effettua pagamenti puntuali, ma al tempo stesso il 10,3% registra ritardi gravi nei pagamenti (la percentuale più alta in assoluto).
Aumentano i ritardi nei trasporti e nelle costruzioni
In rapporto al terzo trimestre del 2022, il settore dei Trasporti ha registrato l’aumento più significativo di ritardi nei pagamenti (+21,5%). Seguono il comparto delle Costruzioni (+16,5%), dei Servizi per le persone (+13,3%), degli Installatori (+12,7%), del settore Energy&Telco (+12,3%), e delle Industrie del legno e dei mobili (+11,1%).
Riguardo al terzo trimestre di quest’anno, l’aumento più cosistente di ritardi gravi si è registrato, invece, per il settore Ristoranti e Bar (+19,4%). A seguire, i settori GD/DO (Grande Distribuzione/Organizzazione) e l’Industria alimentare che hanno registrato un incremento del 12% dei ritardi gravi.
In merito ai tempi di pagamento, l’Industria chimica e l’Industria della ceramica hanno il tempo più lungo, con una media di 91 giorni. L’Industria siderurgica ha una media di 82 giorni, mentre GD/DO e Alimentari hanno rispettivamente una media di 67 e 71 giorni.
Imprese puntali al Nord, maggiori criticità al Sud
Le imprese del Nord Italia risultano le più affidabili a livello nazionale sui tempi di pagamento. Il discorso vale nello specifico per le aziende delle regioni del Nord Est (47,9% di pagamenti alla scadenza). Viceversa, le imprese del Sud Italia (isole comprese) mostrano maggiori criticità con un aumento dei ritardi gravi del 14,8% nel terzo trimestre del 2023.
Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto sono le prime tre regioni d’Italia per regolarità nei pagamenti, tutte e tre con una percentuale superiore al 47%. Al contrario, Sicilia e Calabria occupano le ultime posizioni in questa speciale classifica, rispettivamente con una percentuale del 23,7% e del 25%.
Rispetto ai tempi medi di pagamento, il Trentino-Alto Adige presenta la media più bassa, pari a 64 giorni. Viceversa, Lazio e Calabria sono le regioni con i tempi più lunghi, con una media rispettivamente di 82 e 81 giorni.