Lo Studio Pagamenti 2024 di CRIBIS rivela un miglioramento generale sulla puntualità nei pagamenti delle aziende nel 2023. Nonostante questo, l’Italia rimane indietro rispetto alle principali economie europee, mentre la Danimarca si conferma ancora in testa alla classifica globale.
Studio Pagamenti: Italia in ritardo sulle grandi economie europee
Il 28 maggio scorso CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information, ha presentato agli IBM Studios di Milano lo Studio Pagamenti 2024. L’Osservatorio annuale, giunto ormai alla 20° edizione, ha analizzato le abitudini di pagamento delle aziende di 39 Paesi del mondo, coprendo circa il 90% del PIL globale e le principali economie con cui le imprese italiane intrattengono rapporti commerciali.
Nonostante il clima generale di incertezza economica, lo studio ha evidenziato un miglioramento nella puntualità dei pagamenti nel 2023, con l’Italia che ha mostrato progressi incoraggianti rispetto all’anno precedente.
Con il 41,1% di pagamenti puntuali, il nostro Paese si posiziona al 18° posto tra i 25 paesi europei coinvolti nell’indagine, guadagnando una posizione in più rispetto al 2022. Tuttavia, l’Italia rimane ancora indietro rispetto ad altre economie europee come Germania, Regno Unito, Francia e Spagna. A livello globale, si posiziona addirittura al 28° posto tra i 39 paesi analizzati.
Resoconto globale dei comportamenti di pagamento
Guardando alle altre nazioni, la Danimarca si è confermata nuovamente in testa alla classifica europea e mondiale con il 94,2% di pagamenti puntuali. Al contrario, la Romania ha registrato le performance peggiori, con solo il 9% di pagamenti puntuali e un’alta incidenza di ritardi gravi, che si verificano nel 58,3% dei casi.
Nel Nord America, gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 3,3% nei pagamenti puntuali, raggiungendo il 59% del totale, mentre il Messico ha evidenziato un calo del 3,2%, scendendo al 44,9%. In Canada, nonostante un leggero miglioramento, i ritardi gravi sono aumentati del 9,3%.
Nel continente asiatico, Taiwan è il paese più virtuoso con il 77,2% di pagamenti puntuali e una riduzione dei ritardi gravi all’1,9%. Hong Kong e India hanno registrato rispettivamente dei miglioramenti e dei peggioramenti significativi nei loro comportamenti di pagamento.
In Oceania, la Nuova Zelanda si è distinta con oltre l’80% di pagamenti puntuali, mentre l’Australia è peggiorata di quasi 6 punti percentuali rispetto al 2022.
Le considerazioni di CRIBIS sul contesto italiano
Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS, ha commentato i risultati dello Studio Pagamenti, sottolineando le differenze regionali emerse all’interno dell’Italia. In questo senso, le aziende del nord-est e del nord-ovest hanno mostrato comportamenti più virtuosi rispetto a quelle del centro-sud e delle isole.
Preti ha inoltre evidenziato un lieve peggioramento nei pagamenti delle piccole e medie imprese italiane, pur rimanendo contenuto nel contesto macroeconomico complessivo del 2023. Tuttavia, il confronto con altre economie industriali europee, in particolare con la Germania, pone l’Italia in una posizione meno competitiva.
Questa situazione rappresenta una sfida importante per le aziende del nostro Paese, che devono adattarsi al clima di incertezza per mantenere la loro competitività sul mercato globale.