Il ceo della fintech italiana evidenzia anche i problemi legati alla gestione documentale delle banche e come affrontarli
La gestione dei documenti in finanza è problematica per tutti gli operatori di mercato e non solo per le banche italiane. Molti degli scandali finanziari dei primi anni 2000 (esempio: le fatture di Enron, Cirio e Parmalat) e di quelli che hanno contribuito alla crisi del 2007, iniziata col crollo di Lehman Brothers, sono anche legati a una difficile – se non impossibile – gestione degli asset finanziari/cartacei. Abbiamo affrontato il tema con Marco Pagani, ceo della fintech italiana WizKey.
Perché la gestione documentale è problematica nelle banche italiane?
Le difficoltà logistiche della gestione informativa e documentale aumentano più che proporzionalmente ai volumi delle attività finanziarie, creando perdita di informazioni e valore. Il fenomeno è chiaro, ad esempio, nelle cessioni di crediti in blocco, dove i fondi di investimento chiedono forti sconti sui portafogli anche perché sono convinti che le informazioni usate per negoziare la cessione non siano coerenti con i documenti che poi recupereranno nei faldoni (che sono quelle che fanno fede in giudizio). E, d’altra parte, anche le banche fanno fatica a negoziare queste operazioni perché non hanno strumenti che le aiutino nel processo di valorizzazione del credito.
Perché è importante digitalizzare la gestione del credito sin dalla sua origine?
Una delle strategie migliori per la valorizzazione dei crediti è certificarne la storia sin dall’origine per mantenere intatto il valore economico del documentale e organizzare una struttura dati coerente e certificata. Se le banche erogano digitalmente e predispongono dei sistemi di monitoraggio e verifica degli asset diventa molto facile certificare i dati estratti dai portafogli e mettere in competizione potenziali acquirenti e finanziatori, potendo fare affidamento anche su una base documentale completamente digitalizzata, certificata e affidabile per design. I fornitori strategici di servizi, come i servicer, potrebbero allora concentrarsi non sulla raccolta e rendicontazione del documentale ma operare in continuità con la banca, focalizzandosi solo sulla valorizzazione del credito.
In che modo WizKey può abbattere i costi della gestione documentale delle banche?
WizKey ha una piattaforma end-to-end per la digitalizzazione su blockchain degli asset finanziari nella loro interezza: documentale, data tape e non-fungible-token (NFT) compongono l’asset digitale credito. I crediti sono dei token sulla blockchain che possono essere spostati con un click con sostanziali vantaggi nella gestione logistica di documenti e informazioni. I documenti sono agganciati permanentemente all’asset digitale; in questo modo il credito, in ogni processo gestorio nel contesto di un trasferimento, circola sempre congiuntamente alla sua struttura dati e documentale. La piattaforma fornita da WizKey è scalabile e una volta installata gli investimenti da fare per ogni portafoglio sono frazioni di quelli richiesti da altri concorrenti, senza contare i benefici ulteriori che solo la tecnologia blockchain può portare in termini di certificazione, automazione e liquidità degli asset finanziari.
In che modo WizKey supporta le banche nella sfida del recupero di redditività?
Il credito è l’asset fondamentale delle banche, e l’innovazione del settore finanziario negli ultimi 10 anni si è focalizzata su altri aspetti, come pagamenti ed e-banking; il credito rimane il fanalino di coda in termini di innovazione. Con WizKey, le banche semplificano la gestione del credito e migliorano sostanzialmente tutto il procedimento di cessione potendo organizzare procedure one -to-one su singoli crediti o aste competitive su portafogli nel giro di tre click. La digitalizzazione del credito porta inoltre importanti benefici anche agli acquirenti che possono iniziare a lavorare sul credito un attimo dopo avere completato la cessione, in quanto tutti i documenti e dati relativi al credito o al portafoglio vengono trasferiti assieme alla titolarità degli asset. Sia le banche clienti che le loro controparti possono utilizzare il mercato primario e secondario degli asset, sempre costruito sulla tecnologia blockchain, incorporato all’interno della piattaforma, per rendere più liquidi, e quindi facilmente valorizzabili, i propri crediti.