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Le preoccupazioni per l'attacco informatico globale

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Le preoccupazioni per l’attacco informatico globale

Il recente attacco informatico globale di pochi giorni fa è considerato un evento critico della massima portata e preoccupazione. Cerchiamo di capire perché.

Cosa è successo?

Recentemente, c’è stata una preoccupante escalation di attacchi informatici a livello globale. Questi attacchi cyber sono stati perpetrati da gruppi di hacker altamente sofisticati. Si tratta di hacker che utilizzano tecniche avanzate per penetrare nei sistemi informatici delle organizzazioni e delle istituzioni governative.

Pur nella gravità dell’accaduto, in Italia nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita.

Nel corso delle attività ricognitive compiute da ACN-Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, unitamente alla Polizia Postale, non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile. E’ invece probabile l’azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto’.

L’aggressione informatica è stata individuata da ACN come ipoteticamente possibile fin dal febbraio 2021, ed a tal fine l’Agenzia ha allertato per tempo tutti i soggetti sensibili affinché adottassero le necessarie misure di protezione. Taluni dei destinatari dell’avviso hanno tenuto in debita considerazione l’avvertimento, altri no e purtroppo oggi ne pagano le conseguenze

L’analogia con ambito sanitario, come esempio

Come hanno dichiarato il Sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, con l’ Ing. Roberto Baldoni (Direttore Generale dell’ACN) e l’ambasciatore Elisabetta Belloni (capo dei servizi segreti), “…è accaduto come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorità sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a una opportuna prevenzione, ed a distanza di tempo siano emersi i danni alla salute per chi a quella prevenzione non avesse ottemperato.”

Le preoccupazioni sull’attacco informatico, non solo italiane

Una delle principali preoccupazioni, quando c’è un attacco informatico, riguarda la perdita di dati sensibili. Gli hacker possono rubare informazioni confidenziali come informazioni finanziarie, dati medici o informazioni sulle identità degli individui. In alcuni casi, gli hacker hanno anche minacciato di rilasciare pubblicamente questi dati, il che potrebbe avere conseguenze gravi per le persone interessate.

Inoltre, gli attacchi informatici Avrebbero potuto interrompere i servizi critichi e causare disastri finanziari. Ad esempio alcune organizzazioni, anche nel recente passato, hanno subito perdite finanziarie significative a causa di riscatti richiesti dai cyber criminali. Molte hanno avuto anche per la necessità di spendere denaro per riparare i danni causati dall’attacco.

Ancora, gli attacchi informatici possono avere conseguenze negative per la sicurezza nazionale. Ad esempio, gli hacker avrebbero potuto acquisire informazioni sensibili sulle infrastrutture critiche del paese o sulle capacità militari.

Gli attacchi informatici rappresentano una minaccia crescente per la privacy, la sicurezza finanziaria e la sicurezza nazionale. È importante che le organizzazioni e le istituzioni governative adottino misure di sicurezza robuste per proteggere i loro sistemi informatici e prevenire questi attacchi.

Cosa sta facendo il governo italiano in merito a questo attacco informatico

Il governo italiano, come molti altri governi in tutto il mondo, è particolarmente preoccupato dagli attacchi informatici a causa del loro impatto sulla sicurezza nazionale e sulla stabilità del paese.

Il lavoro che ACN e Polizia postale stanno svolgendo in queste ore è quello di identificare tutti i soggetti potenzialmente vulnerabili, in modo da circoscrivere gli effetti negativi che potrebbero derivare non solo per i loro sistemi informatici, ma pure per la popolazione (si pensi alle ricadute relative al blocco del sistema di una ASL, per esempio).

In Italia, come in molte altre nazioni, le infrastrutture critiche come le reti di energia elettrica, i sistemi di trasporto e le infrastrutture sanitarie sono oggi largamente dipendenti dalle tecnologie informatiche. Se queste infrastrutture sono compromesse da un attacco informatico, è possibile, forse probabile, che ci siano conseguenze gravi per la sicurezza e il benessere della nazione.

Inoltre, il governo italiano è preoccupato per la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini, come informazioni finanziarie e dati sanitari. La perdita o la divulgazione di questi dati potrebbe avere conseguenze negative per la privacy e la sicurezza delle persone interessate.

Il governo italiano è quindi sinceramente preoccupato dagli attacchi informatici a causa del loro impatto sulla sicurezza nazionale, la stabilità del paese e la privacy dei cittadini. Per questo motivo, sta investendo in misure di sicurezza informatica per proteggere i sistemi informatici critichi e prevenire futuri attacchi.

Lo sta innanzitutto facendo rinnavando la raccomandazione a che tutte le realtà coinvolte intensifichino le misure di prevenzione possibili, ponendosi immediatamente in relazione con l’ACN, se non vi abbiano già provveduto.

Il Governo, inoltre, dando seguito a quanto previsto dal DL n. 82/2021 (Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale), adotterà tempestivamente un DPCM per raccordare il fondamentale lavoro di prevenzione delle Regioni con ACN.

Nel contempo, la stessa Agenzia istituzionalizzerà un tavolo di interlocuzione periodica con tutte le strutture pubbliche e private che erogano servizi critici per la Nazione. I primi saranno i Ministeri e gli istituti di credito e assicurativi.

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