Il report CRIF mostra l’aumento delle richieste dei prestiti effettuate dagli italiani nel periodo compreso tra gennaio e settembre di quest’anno.
I primi nove mesi del 2023 hanno fatto segnare un aumento del 2,1% delle richieste di prestiti da parte delle famiglie rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. È quanto emerge dall’ultimo report CRIF basato su fonte EURISC che prende in esame i mesi tra gennaio e settembre di quest’anno. L’importo medio richiesto dalle famiglie nel solo mese di settembre 2023 è di 8.488 euro, in calo del 2% rispetto allo stesso mese del 2022.
Prestiti personali e finalizzati
La richiesta del numero prestiti personali è in forte aumento nel periodo di analisi, con un ottimo +20,4%. Nonostante l’aumento delle domande, l’importo medio è calato del 5%, raggiungendo quota 11.725 euro.
Al contrario, il numero di richieste di prestiti finalizzati è diminuita del 9% mantenendo costante l’importo medio richiesto (5.893 euro).
Prendendo in esame il solo mese di settembre, riscontriamo un calo del 14,2% dei prestiti finalizzati e dell’1,7% dei prestiti personali.
Dall’analisi emerge un dato importante, e cioè che, nonostante l’incerto quadro economico e politico mondiale, gli italiani non hanno smesso di richiedere accesso al credito per i propri consumi.
Analisi della distribuzione delle richieste
I dati raccolti mostrano come le domande di accesso al credito degli italiani si concentrano in fasce di importi contenuti. Il 53,7% delle domande riguarda importi inferiori a 5.000 euro, mentre il 70,6% è per cifre fino a 10.000 euro.
Il 27,8% delle domande prevede un piano di rimborso a lungo termine, oltre i 5 anni. C’è però anche una considerevole parte di popolazione (53,2%) che richiede prestiti a breve-medio termine, fino a tre anni. Entrando più nel dettaglio, metà delle richieste di prestiti finalizzati ha un piano di rientro tra i 18 e i 36 mesi. Invece, metà dei prestiti personali riguardano periodi superiori ai 5 anni.
Il report evidenzia poi come la fascia d’età più attiva a livello di domande di accesso al credito è quella compresa tra i 45 e i 54 anni, con una quota pari al 23,6%. Segue la fascia d’età immediatamente precedente (35-44 anni) con il 20,7% delle domande.