L’oro ha storicamente rappresentato un bene rifugio per gli investitori, soprattutto in periodi di incertezza economica e geopolitica.

Nel corso del 2024, il prezzo dell’oro ha registrato una crescita significativa, superando i 2.700 dollari per oncia in ottobre. Questo incremento ha suscitato dibattiti tra analisti e investitori riguardo alle prospettive per il 2025.

Previsioni sul prezzo dell’oro per il 2025

Diverse istituzioni finanziarie e analisti hanno fornito stime sul possibile andamento del prezzo dell’oro nel 2025. Goldman Sachs prevede che possa raggiungere i 3.000 dollari per oncia entro la fine del 2025, nonostante un potenziale rafforzamento del dollaro statunitense. Questa previsione è supportata da altri analisti, che indicano una possibile fascia di prezzo compresa tra 2.450 e 2.950 dollari per oncia, attribuendo tale crescita a tagli dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali e a un indebolimento del dollaro. Alcune previsioni collocano il prezzo dell’oro sicuramente tra i 2.000 e i 3.000 dollari per oncia, con una media di circa 2.500 dollari, suggerendo quindi comunque una leggera discesa per il metallo prezioso rispetto ai prezzi di fine 2024.

Fattori macroeconomici influenzanti il prezzo dell’oro

Il prezzo dell’oro è influenzato da una molteplicità di fattori macroeconomici. Le politiche monetarie delle banche centrali, in particolare i tassi di interesse, giocano un ruolo cruciale. Tagli dei tassi tendono a rendere il metallo giallo più attraente, poiché riducono i rendimenti degli asset a reddito fisso, aumentando la domanda per il metallo prezioso. Inoltre, l’andamento del dollaro statunitense ha un impatto significativo: un dollaro più debole rende l’oro meno costoso per gli investitori che detengono altre valute, incrementandone la domanda. Infine, l’inflazione e le aspettative inflazionistiche influenzano il prezzo, poiché gli investitori lo utilizzano come copertura contro la perdita di potere d’acquisto.

Influenza dei rischi geopolitici

I rischi geopolitici rappresentano un altro fattore determinante per il prezzo dell’oro. Conflitti internazionali, tensioni politiche e incertezze globali aumentano l’avversione al rischio degli investitori, spingendoli verso asset considerati sicuri, come appunto il metallo più prezioso di tutti. Ad esempio, le tensioni in Medio Oriente e le incertezze legate alle politiche commerciali degli Stati Uniti (ben presenti in questo momento storico) possono incrementare la domanda di oro come bene rifugio.

Domanda da parte delle banche centrali

Le banche centrali svolgono un ruolo significativo nel mercato di questo metallo prezioso attraverso le loro politiche di acquisto e vendita. Negli ultimi anni, molte banche centrali, specialmente in economie emergenti, hanno aumentato le loro riserve auree per diversificare gli asset e ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense. Questo trend potrebbe continuare nel 2025, sostenendo ulteriormente il prezzo dell’oro.

Domanda industriale e di consumo

Oltre all’investimento, l’oro ha applicazioni industriali e una domanda significativa nel settore della gioielleria. La crescita economica in paesi come Cina e India (anche se non più ai ritmi di prima, soprattutto per l’ex Celeste Impero) potrebbe incrementare la domanda di gioielli in oro, influenzando positivamente il prezzo. Inoltre, questo metallo prezioso è utilizzato in vari settori tecnologici (anche nel vostro smartphone, per esempio), e l’innovazione potrebbe continuare ad aumentare la domanda industriale.

Offerta e costi di produzione

L’offerta di oro dipende principalmente dalla produzione mineraria e dal riciclaggio (soprattutto da quest’ultimo). Quasi la metà di tutto l’oro mai estratto è conservato sotto forma di gioielli, come ricorda quest’articolo di Visual Capitalist. I costi di produzione, le normative ambientali e le scoperte di nuovi giacimenti influenzano la quantità di oro disponibile sul mercato. Un aumento dei costi o una diminuzione della produzione potrebbe ridurre l’offerta, esercitando una pressione al rialzo sui prezzi.

Influenza degli investitori istituzionali

Gli investitori istituzionali, attraverso fondi comuni, ETF e altri veicoli d’investimento, hanno un impatto significativo sul mercato dell’oro. Flussi di capitale verso questi strumenti possono aumentare la domanda e influenzare i prezzi. Nel 2024, si è osservato un incremento degli investimenti in ETF legati all’oro, suggerendo una fiducia continua nel metallo prezioso come asset strategico.

Analisi tecnica del mercato

L’analisi tecnica, che studia i modelli dei prezzi passati per prevedere i movimenti futuri, indica che l’oro ha superato diverse resistenze chiave nel 2024, suggerendo un trend (ancora) rialzista. Tuttavia, gli analisti avvertono della possibilità di correzioni nel breve termine, pur mantenendo una prospettiva positiva per il 2025.

Osservando un qualunque grafico di un ETC che investa sull’oro, dal 2012 al 2015, il metallo dei re ha attraversato una fase ribassista, seguita da un consolidamento fino al 2018. Dal 2018 in poi, si nota un trend rialzista ben definito, culminato in un’impennata tra il 2020 e il 2024. L’incremento marcato dal 2022 al 2024 suggerisce un’accelerazione del momentum, con un chiaro breakout.

Considerazioni per gli investitori

Gli investitori interessati all’oro dovrebbero considerare diversi fattori, tra cui la propria tolleranza al rischio, l’orizzonte temporale e la diversificazione del portafoglio. Sebbene le previsioni per il 2025 siano generalmente positive, è importante tenere conto delle potenziali oscillazioni di prezzo nel breve termine e delle dinamiche del mercato globale. Investire in oro può rappresentare un’opportunità per proteggere il capitale e diversificare i portafogli, ma richiede una valutazione attenta delle condizioni economiche e geopolitiche.