Il debito globale totale ammonta a quasi 305.000 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023. Nei prossimi cinque anni, si prevede che questo aumenterà ulteriormente, sollevando preoccupazioni per la leva finanziaria dei governi in un contesto di tassi di interesse elevati e di rallentamento della crescita.
Il debito globale in crescita: proiezioni fino al 2027
Il debito globale è in aumento da decenni, e la pandemia di COVID-19 ha solo accelerato questa tendenza. Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il debito globale è salito a 226 trilioni di dollari nel 2022, in aumento del 20% rispetto al 2021, e si trova attualmente a oltre 305 trilioni di dollari. Si prevede che continuerà a crescere nei prossimi anni, seppur meno intensamente che nell’ultimo triennio.
Il debito è aumentato drasticamente sia nel 2020 che nel 2009 in concomitanza con la recessione economica portata dalla pandemia e dalla crisi economico-finanziaria. Storicamente, i livelli di indebitamento rispetto al PIL tendono ad aumentare da un minimo del 4% a un massimo del 15% nei cinque anni successivi alla fine di una recessione globale.
Quali sono i fattori che stanno alimentando la crescita del debito globale?
Ci sono diversi fattori che stanno alimentando questa crescita. Uno di questi è la spesa pubblica per far fronte alla pandemia di COVID-19. I governi di tutto il mondo hanno speso miliardi di dollari per sostenere le imprese e i lavoratori colpiti dalla crisi. Questa spesa ha contribuito a far aumentare il debito pubblico, che rappresenta la maggior parte del debito globale.
Un altro fattore che sta alimentandone la crescita è la debolezza della crescita economica. La crescita economica globale è rallentata negli ultimi anni, il che ha reso più difficile per i governi e le imprese rimborsare il proprio debito.
Infine, la politica monetaria delle banche centrali sta contribuendo a mantenere i tassi di interesse, seppur in rialzo da mesi, ancora non troppo alti. E’ quindi vero che per le imprese e per le persone i tassi più alti rendono più difficile indebitarsi, ma le banche centrali sanno bene che non possono tirare la corda all’infinito. E, dato che lo scopo del rialzo dei tassi è quello di far scendere l’inflazione (e ci stanno riuscendo), nel prossimo futuro si prevede non solo uno stop al rialzo dei tassi di interesse, ma anche una conseguente discesa (inflazione permettendo, s’intende).
Tendenze a confronto tra le economie globali
In una fase di arretramento rispetto ai massimi del 2020, si prevede che il debito pubblico diminuisca significativamente rispetto al PIL entro il 2027 per le economie avanzate, America esclusa. Anche nei mercati emergenti si prevede una riduzione del rapporto di indebitamento.
I Paesi a basso reddito hanno livelli di debito più bassi rispetto alla propria produzione, e si prevede che ciò continui nei prossimi cinque anni. Ciononostante, 39 di questi Paesi si trovano in una situazione di sofferenza debitoria, o quasi, poiché gli alti tassi di interesse mettono sotto pressione i bilanci pubblici.
Gli alti livelli di debito globale sono sostenibili?
Si prevede che la maggior parte delle economie vedrà il proprio rapporto debito/PIL scendere al di sotto dei picchi COVID-19 entro il 2027.
Purtroppo, secondo le proiezioni, molte grandi economie, tra cui Cina, Brasile, Giappone e Turchia, dovranno far fronte a un aumento dell’indebitamento pubblico. Negli Stati Uniti, i pagamenti del debito pubblico sono aumentati a causa dell’aumento dei tassi di interesse, e stessa cosa in Europa.
Perché? L’invecchiamento della popolazione, il rallentamento della crescita economica e i costi della sanità stanno mettendo a dura prova la spesa pubblica in molte economie avanzate.
Che cosa significa tutto questo? I Paesi con una crescita economica superiore ai tassi di interesse possono essere in grado di sostenere livelli di debito elevati. Ma un’inflazione elevata, che porta a un aumento dei tassi d’interesse, probabilmente renderà questi accumuli debitori ancora più fragili.
In altre parole, si prevede che la maggior parte delle economie si riprenderà definitivamente dalla pandemia COVID-19 e ridurrà i propri livelli di indebitamento. Tuttavia, si prevede che alcune grandi economie dovranno affrontare livelli di debito più elevati a causa dell’invecchiamento della popolazione, del rallentamento della crescita economica e dei costi sanitari. come evidenziato. Un’inflazione elevata potrebbe rendere questi debiti ancora più difficili da gestire.
Quali sono le implicazioni della crescita del debito globale?
La crescita del debito globale ha implicazioni significative per l’economia globale. Queste implicazioni includono:
- Rischio di default: Un elevato indebitamento pubblico può rendere un paese più vulnerabile al default. Se un paese non è in grado di rimborsare il proprio debito, potrebbe essere costretto a dichiarare bancarotta. Questo potrebbe avere un impatto negativo sull’economia globale, in quanto potrebbe ridurre la fiducia degli investitori e aumentare i costi di finanziamento per tutti i paesi.
- Rischio di inflazione: Un elevato indebitamento pubblico può portare a un aumento dell’inflazione. Questo perché i governi possono cercare di finanziare il proprio debito emettendo più moneta. L’aumento della moneta in circolazione può portare a un aumento dei prezzi, che è l’inflazione.
- Rallentamento della crescita economica: Un elevato indebitamento pubblico può rallentare la crescita economica. Questo perché i governi con un elevato debito pubblico possono avere meno risorse da destinare agli investimenti in crescita.
Ecco alcuni esempi specifici di come la crescita del debito globale potrebbe avere un impatto negativo sull’economia globale:
- Un paese con un elevato indebitamento pubblico potrebbe essere costretto a ridurre la spesa pubblica per rimborsare il proprio debito. Questo potrebbe portare a un rallentamento della crescita economica e a un aumento della disoccupazione.
- Un paese con un elevato indebitamento pubblico potrebbe essere costretto a aumentare le tasse per rimborsare il proprio debito. Questo potrebbe ridurre il reddito disponibile dei consumatori e delle imprese, rallentando la crescita economica.
- Un paese con un elevato debito pubblico potrebbe essere costretto a svalutare la propria valuta per rendere i propri debiti meno costosi. Questo potrebbe rendere le importazioni più costose per i consumatori e le imprese, rallentando la crescita economica.
È importante notare che le implicazioni della crescita del debito globale variano a seconda del paese e delle circostanze specifiche. Tuttavia, in generale, un elevato indebitamento pubblico è un rischio per l’economia globale.
Quali sono le proiezioni del debito globale fino al 2027?
La crescita del debito globale sarà guidata da una combinazione di fattori, tra cui:
- La spesa pubblica per sostenere la ripresa economica: I governi di tutto il mondo stanno ancora spendendo miliardi di dollari per sostenere le imprese e i lavoratori colpiti dalla pandemia di COVID-19. Questa spesa ha contribuito a far aumentare il debito pubblico, che rappresenta la maggior parte del debito globale.
- La debolezza della crescita economica: La crescita economica globale è rallentata negli ultimi anni, il che ha reso più difficile per i governi e le imprese rimborsare i propri debiti.
Le proiezioni del FMI indicano che la crescita del debito globale sarà più lenta nei prossimi anni rispetto al periodo 2020-2022. Tuttavia, il debito globale continuerà a crescere a un ritmo sostenuto.
Effetto del debito globale sull’Italia
L’Italia è uno dei paesi con il debito pubblico più elevato al mondo. Il rapporto debito/PIL dell’Italia è pari al 150%, uno dei più alti dell’Unione Europea. La crescita dell’indebitamento globale potrebbe avere un impatto negativo sull’Italia, rendendo più difficile per il paese rimborsare quanto ha ricevuto in prestio dagli investitori, sia domestici che internazionali.
Ecco alcuni dei possibili effetti del debito globale sull’Italia:
- Aumento dei costi di finanziamento: La crescita del debito globale potrebbe portare a un aumento dei costi di finanziamento per l’Italia. Questo perché i rendimenti dei titoli di Stato italiani potrebbero aumentare, rendendo più costoso per il governo italiano finanziare il proprio debito.
- Rischio di default: Un aumento dei costi di finanziamento potrebbe aumentare il rischio di default dell’Italia. Se i rendimenti dei titoli di Stato italiani dovessero salire troppo, il governo italiano potrebbe non essere in grado di rimborsare i propri debiti.
- Rallentamento della crescita economica: Un aumento dei costi di finanziamento potrebbe rallentare la crescita economica italiana. Questo perché le imprese e i consumatori potrebbero essere meno propensi a spendere denaro se i costi del denaro sono elevati.
L’Italia è già vulnerabile a questi rischi a causa del suo elevato debito pubblico (circa il 150% del PIL). La crescita del debito globale potrebbe peggiorare questa situazione, rendendo più difficile per l’Italia raggiungere i suoi obiettivi economici.
Per mitigare questi rischi, l’Italia dovrebbe adottare politiche per ridurre il proprio indebitamento pubblico. Queste politiche potrebbero includere:
- Riduzione della spesa pubblica: L’Italia potrebbe ridurre la spesa pubblica in settori come la sanità, l’istruzione e le pensioni.
- Aumento delle tasse: L’Italia potrebbe aumentare le tasse per generare maggiori entrate.
- Creazione di crescita economica: L’Italia potrebbe concentrarsi sulla creazione di crescita economica sostenibile per generare maggiori entrate fiscali e ridurre il debito pubblico.
L’Italia dovrebbe anche monitorare attentamente l’evoluzione del debito globale e le sue implicazioni per l’economia italiana, ed agire ovviamente di conseguenza.
In conclusione…
La crescita del debito globale è un problema complesso con implicazioni significative per l’economia globale. È importante monitorarne l’evoluzione e le sue implicazioni. Questo perché l’economia italiana non è mai messa molto bene (per usare un eufemismo), e la spada di Damocle del debito pubblico non gioca certo a nostro favore, a meno che non vengano effettuare davvero serie riforme (che purtroppo, finora, pare neanche il PNRR sia stato capace di far attuare con vera forza).