Cribis D&B, società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, ha recentemente realizzato lo studio che analizza i comportamenti di pagamento delle imprese italiane.
Dall’analisi è emerso che meno del 40% delle imprese sono puntuali nei pagamenti, solamente un’ impresa su tre è virtuosa, quasi la metà paga con un mese di ritardo, mentre le imprese che superano questa scadenza sono solamente il 15%, ma sono cresciute del 180% rispetto alla fine del 2010. I ritardi di pagamento gravi si stanno stabilizzando, ma fanno comunque emergere le gravi difficoltà delle imprese italiane nel saldare i fornitori con puntualità.
Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS D&B ha commentato: “La crescita dei ritardi gravi che aveva caratterizzato gli scorsi anni si è fermata, ma non dobbiamo aspettarci che torni ai livelli pre-crisi. Durante la crisi le aziende hanno vissuto un fortissimo cambiamento nella gestione dei pagamenti e del credito commerciale e dopo sei anni è possibile oggi tirare le somme di questo nuovo contesto. Da un lato sicuramente, le aziende operano oggi in un ambiente molto più complesso e rischioso rispetto al passato: fallimenti più frequenti, maggiore volatilità dell’affidabilità delle controparti, forte rischio di ritardi e insoluti anche dai clienti storici più fidelizzati. Dall’altro, le aziende hanno imparato a gestire meglio il credito commerciale, rendendolo un elemento centrale della gestione della clientela”.
Secondo osservatori privilegiati su migliaia di clienti pare che le aziende che abbiano affrontato i ritardi ed i pagamenti insoluti nel modo migliore siano state quelle che hanno utilizzato un monitoraggio della clientela più approfondito e che abbiano differenziato le strategie in base al genere di clientela. Conclude Preti: “In altre parole, le imprese che hanno investito nella gestione del credito commerciale, in procedure, strumenti e persone, possono ora affrontare la ripresa con maggiore sicurezza e fiducia”.
Il nord Italia risulta la macro-regione ad aver affrontato questo problema nel modo migliore, infatti quasi il 50% delle imprese risultano pagatori regolari, alle prese con numerose difficoltà è il meridione, dove solo il 22% dei pagatori è puntuale, ed il 26% è in significativo ritardo.
In difficoltà sono anche le imprese del centro, la metà paga entro un mese, solo il 31% alla scadenza, e il 17% dopo oltre un mese.
Al primo posto per puntualità si trova il Veneto, con il 46,3% di buoni pagatori, mentre in fondo alla classifica troviamo la Sicilia con solo il 18,5% di imprese virtuose a fronte di ritardi gravi pari al 28,2%.
Per quanto riguarda i settori merceologici bene i servizi finanziari (48,1% di pagamenti alla scadenza e solo il 10% di ritardatari).
Preoccupano invece le difficoltà del commercio al dettaglio: appena il 25,6% delle imprese appartenenti al comparto è puntuale.
Le micro imprese risultano le più affidabili, oltre il 35% è puntuale, e i ritardi sono pari al 16%, questa situazione è completamente ribaltata nelle grandi imprese, dove sono puntuali solamente nel16% dei casi.
di Luigi Recchi
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