L’AD di Intrum, Enrico Risso, audito al Senato dalla Commissione Finanze sul Disegno di Legge 1375 riguardante la rateizzazione dei carichi fiscali ha proposto una partnership tra pubblico-privato per la gestione dei crediti dello Stato.
Crediti dello Stato, Risso: “Un sistema in forte squilibrio”
Enrico Risso, AD di Intrum Italy S.p.A., società operante nel settore del credito, joint venture tra Intrum Group (51%) e Intesa Sanpaolo (49%), ha partecipato in Commissione Finanze del Senato all’audizione sul Disegno di Legge 1375 riguardante la rateizzazione a lungo termine dei carichi fiscali.
Risso ha sottolineato che Il magazzino fiscale italiano può essere immaginato come un sistema in forte squilibrio che continua ogni anno a riempirsi più rapidamente di quanto riesca a svuotarsi. Infatti, a fronte di circa 60-70 miliardi di euro di nuovi crediti annui, i recuperi effettivi non superano i 15-20 miliardi, con un Tasso Medio di Recupero annuo (calcolato sullo stock totale pari a quasi 1.300 miliardi) di appena l’1,3%. Tale percentuale è significativamente inferiore a quella che gli operatori specializzati privati, i Servicer, riescono abitualmente ad ottenere: questi ultimi registrano infatti, su questa tipologia di crediti, Tassi Medi di Recupero che superano il 10% per i crediti più recenti e compresi tra il 3% e il 5% su quelli di più vecchia data, pur disponendo di strumenti meno incisivi rispetto agli attuali agenti della riscossione.
Crediti dello Stato, Risso: “La rottamazione non basta”
Secondo Enrico Risso la sola misura di “rottamazione” non basta per affrontare in maniera strutturale il problema del credito fiscale e a riportare il sistema in equilibrio ma occorre un intervento più ampio, ispirato all’esperienza maturata nel sistema bancario dell’ultimo decennio.
Per migliorare le performance di riscossione servirebbe agire su 3 leve:
- esternalizzazione dell’attività di recupero attraverso partnership con Servicer specializzati;
- “crash program” per accelerare il recupero di specifici cluster, in particolare sui nuovi flussi;
- cessioni di pacchetti di crediti in stock.
Nell’ambito della prima leva, secondo Intrum potrebbe essere introdotta una partnership pubblico-privato tra Agenzia delle Entrate Riscossione – ADER (o altro soggetto a partecipazione pubblica) e i Servicer privati. Questo approccio non sarebbe un’innovazione sul mercato europeo in quanto già nel Regno Unito l’equivalente di AdER (“HMRC”) si avvale di un outsourcing a favore di 8 player specializzati privati (e su cui anche Intrum UK ha esperienza avendo lavorato per esempio con i Council di Slough e Fulham).
Questo primo pilastro, per essere pienamente efficace, richiede però alcune condizioni. Infatti, nel 2024 i flussi di crediti fiscali sono stati oltre 3 volte quelli prodotti da tutto il sistema bancario (oltre 60 miliardi di Euro di nuovi crediti fiscali contro circa 20 miliardi di Euro di nuovi flussi a deteriorato bancari), e lo stock è circa 5 volte quello in gestione a tutti i servicer in Italia (i.e., 1.267 mld€ di “magazzino” di crediti fiscali vs circa 260 mld€ di crediti deteriorati di origine bancaria in gestione ai servicer).
Per evitare di spostare semplicemente il collo di bottiglia da AdER ai Servicer, secondo Intrum sarà fondamentale affidarsi a società che, insieme all’attività di gestione più tradizionale, abbiano sviluppato piattaforme tecnologiche che, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e di portali self-service, riescano a garantire una capacità massiva di lavorazione dei ticket piccoli (ad esempio sotto i 10.000 euro) impossibile per una società con un modello operativo tradizionale. In quest’ambito, Intrum ha acquisito nel 2023 Ophelos, una fintech UK che ha sviluppato una piattaforma digitale integrata basata sull’Intelligenza Artificiale, “Master Legal” in grado di gestire ingenti masse di crediti, e che potrebbero ad esempio essere incaricati della gestione dei cluster caratterizzati da procedure concorsuali o da vertenze legali. Intrum Italy ha da molti anni una partecipazione in uno studio legale che già oggi conta 200 professionisti e che è in rapida crescita.
(Fonte: comunicato stampa)