Martedì 8 maggio Palazzo Chigi ha approvato il decreto di attuazione della direttiva europea sulla protezione del know-how e delle informazioni commerciali riservate
Il decreto di attuazione della direttiva (UE) 2016/943 in materia di tutela del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate è stata approvata dal Governo martedì 8 maggio 2018. Tale provvedimento, che interviene sul codice della proprietà industriale e sulle disposizioni del codice penale, attua la direttiva europea sulla protezione del segreto commerciale e prevede misure sanzionatorie penali e amministrative efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di acquisizione, utilizzo o divulgazione illeciti di tali informazioni.
Nello specifico, il suddetto decreto amplia il divieto (già esistente) di acquisire, rivelare o utilizzare, informazioni ed esperienze aziendali in modo abusivo, ad eccezione del caso in cui le informazioni siano state conseguite in modo indipendente, stabilendo che l’utilizzo o la divulgazione di un segreto commerciale si considerano illeciti anche nel caso in cui un soggetto fosse a conoscenza (o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza) del fatto che il segreto commerciale era stato ottenuto direttamente o indirettamente da un terzo che illecitamente lo utilizzava. Il testo stabilisce inoltre che la produzione, l’offerta o la commercializzazione di merci costituenti violazione oppure l’importazione, l’esportazione o lo stoccaggio di merci costituenti violazione a tali fini si considerano un utilizzo illecito di un segreto commerciale anche quando il soggetto che svolgeva tali attività era a conoscenza (o, secondo le circostanze, avrebbe dovuto essere a conoscenza) del fatto che il segreto commerciale era stato utilizzato illecitamente. In merito alle sanzioni, il provvedimento prevede la reclusione fino a due anni per chiunque, avendo acquisito in modo abusivo segreti commerciali, li rivela o li impiega a proprio o altrui profitto.
Il via libera del Governo sulla nuova legge è stato accolto con favore dalle imprese, che attribuiscono al segreto commerciale un valore sempre crescente. Il know-how e le informazioni riservate infatti rappresentano un asset strategico per le aziende, in particolare per le Pmi, le quali si affidano a questo prezioso strumento per competere con le dirette concorrenti e crescere economicamente. In questo senso, le aziende richiedono sempre più spesso strumenti giuridici efficaci per preservare la segretezza delle informazioni, che vanno dalla predisposizione di linee guida aziendali e di opportuni manuali sino alla redazione di contratti (o singole previsioni contrattuali) di segretezza nei rapporti con dipendenti, clienti e fornitori.