Il decreto del Ministero dell’Interno pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso dicembre individua le modalità per i Comuni interessati a presentare domanda e ottenere i nuovi contributi per incrementare la sicurezza urbana tramite videosorveglianza.
Sulla Gazzetta Ufficiale numero 303 del 30 dicembre 2023 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Interno per lo stanziamento di risorse dedicate agli interventi in materia di Sicurezza Urbana.
Il provvedimento descrive le modalità di presentazione delle richieste di ammissione ai finanziamenti da parte dei soggetti interessati. Possono accedere ai finanziamenti i Comuni, le Unioni di Comuni e le Associazioni di Comuni.
Obiettivo Sicurezza Urbana
Il Ministero dell’Interno, attraverso la pubblicazione di questo bando, mira a incrementare la sicurezza urbana attraverso l’installazione di sistemi di videosorveglianza.
Le finalità perseguite dai comuni mediante la posa in opera dei nuovi impianti devono rientrare tra le seguenti:
- interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale
- recupero delle aree degradate
- prevenzione della criminalità
- promozione della cultura del rispetto della legalità
- eliminazione dei fattori di marginalità ed esclusione sociale
Requisiti e condizioni per la partecipazione al bando di Sicurezza Urbana
Il finanziamento messo a disposizione dal Ministero è aumentato dai 15 milioni di euro stanziati nel 2023 ai 19 milioni di euro messi a disposizione per quest’anno.
Potranno fare domanda i Comuni che soddisfano le seguenti condizioni:
- non devono aver precedentemente già beneficiato di finanziamenti in procedure antecedenti a quella stabilita dal presente decreto
- hanno sottoscritto degli accordi che stabiliscono come prioritaria l’installazione di sistemi di videosorveglianza ai fini di prevenire e contrastare i fenomeni criminali
- il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per conto del Ministero dell’Interno, ha approvato i progetti di Sicurezza Urbana presentati dai Comuni
- devono dimostrare di avere a bilancio le risorse per garantire la corretta manutenzione degli impianti per almeno cinque anni, a partire dalla data di completamento dell’installazione
Le domande dovranno essere presentate entro il termine stabilito del 29 marzo 2024 alla Prefettura-UTG territorialmente competente. I Comuni dovranno compilare il modello allegato al decreto del 20/12/2023, unitamente con la copia degli elaborati relativi al primo livello di progettazione, indicando la quota di cofinanziamento prevista, e alla dichiarazione che l’intervento è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche.
Passi successivi ed erogazione del contributo
In seguito alla comunicazione dell’aggiudicazione dell’appalto, i Comuni dovranno rendere esecutivi i progetti entro 120 giorni. Il Ministero provvederà poi a riconoscere agli enti le somme richieste secondo questa ripartizione:
- 20% in seguito all’approvazione del contratto di appalto
- 40% alla consegna dei lavori
- 30% ad avvenuta presentazione dello stato finale dei lavori
- 10% al positivo collaudo dei lavori e verifica di conformità