A dicembre 2021 gli Npl delle banche italiane sono scesi a 15,1 miliardi di euro: in calo del 30% circa in un anno
Dopo un’improvvisa impennata, durata da settembre a novembre dello scorso anno, gli Npl nei bilanci delle banche italiane tornano a diminuire. È quanto emerso nell’ultimo Bollettino Abi, in cui le sofferenze nette bancarie ammontano a 15,1 miliardi di euro, ritornando più o meno agli stessi livelli di settembre 2021 (15,3 miliardi di euro). Negli ultimi mesi dell’anno, infatti, i crediti deteriorati erano tornati a salire, con un andamento medio di un miliardo al mese, fino ad arrivare a 17,6 miliardi di euro a novembre. A dicembre, invece, è avvenuto un cambio di tendenza, allentando la tensione che gravita intorno alla questione Npl.
Abi ha precisato inoltre che da dicembre 2020 a dicembre 2021 i crediti deteriorati sono diminuiti del 28% (l’equivalente di circa 5,8 miliardi). Rispetto a dicembre 2019, quando gli Npl bancari ammontavano a 27 miliardi di euro, il calo è del 44,3%. Nonostante la preoccupazione per l’eventuale incremento dei crediti deteriorati, l’Associazione delle banche italiane mette in risalto, tuttavia, il grande divario tra i dati registrati in questi mesi e quelli relativi al 2015, quando il volume di Npl toccava quota 88,8 miliardi di euro. Rapportato ai 15 miliardi di dicembre 2021, il calo è pari all’83,1%. Abi invita comunque le banche alla prudenza, poiché i veri effetti della crisi sanitaria si manifesteranno nel prossimo futuro, quando le misure di sostegno a famiglie e imprese saranno definitivamente terminate.